Un’altra legge della Sardegna finisce davanti alla Corte costituzionale per presunte illegittimità. Stavolta il Governo di Giuseppe Conte ha impugnato la riforma della sanità, quella che ha cancellato l’Ats e istituto l’Ares (praticamente, comunque, è la stessa cosa) più le otto Asl al posto delle Assl. La decisione romana arriva su proposta del ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia.
Il provvedimento di Palazzo Chigi è arrivato nella seduta odierna. “La legge della Sardegna numero 24 dell’11/09/2020, recante ‘Riforma del sistema sanitario regionale e riorganizzazione sistematica delle norme in materia’ – si legge nel comunicato – invadeo la competenza concorrente statale con riferimento ai principi fondamentali dettati nella materia della tutela della salute, di cui all’articolo 117, terzo comma, della Costituzione”. In particolare, sempre stando alla nota romana, sarebbero illegittimi “l’articolo 11, comma 2, l’articolo 13, comma 1, e l’articolo 47, comma 9”, riguardanti, rispettivamente, “la nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie, gli elenchi regionali degli idonei alle cariche di vertice aziendali e la nomina dei commissari straordinari delle aziende sanitarie”.