Riforma Province, slitta il voto finale: scintille tra Fdi e Udc, rinvio al 16 marzo

La maggioranza al governo della Regione continua a litigare. E il voto sulla riforma delle Province slitta a martedì 16 marzo. La nuova legge trasforma di nuovo l’assetto della SArdegna, dopo la cancellazione degli enti intermedi voluta dal centrosinistra nel 2016.

Tornano invece Gallura, Ogliastra, Medio Campidano e Sulcis. Quattro Province di cui solo una – quella di Olbia-Tempio – ha i numeri per essere riconosciuta come tale. Ma il campanilismo delgi altri territori ha favorito la riesumazione del lobbo interno. Riprendono forma anche le vecchie Province di Cagliari e Sassari che formalmente saranno due Città metropolitane.

È stato il presidente dell’Aula, Michele Pais, a comunicare ai capigruppo che salta la seduta di oggi programmata alle 16. La maggioranza non riesce a raggiungere un accordo su una delle questioni all’origine dello stallo, e cioè la richiesta di Fratelli d’Italia che sia il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu a traghettare la Città Metropolitana da 17 a 71 Comuni. Ci sono poi gli emendamenti su Abbanoa-Egas e la questione delle concessioni demaniali marittime, potere che la Regione vuole togliere ai Comuni.

Sulla nomina di Truzzu come commissario della Città metropolitana di Cagliari arriva pressioni anche da parte della leader nazionale, Giorgia Meloni. La quale ha detto che non intende fare alcun passo indietro sul fatto che la guida dell’ente spetti sempre al sindaco del capoluogo e non a un manager di nomina politica. Truzzu è anche vicepresidente di Anci nazionale, con delegaal Trasporto pubblico locale e al traffico urbano.

Il gruppo consiliare di Fdi ha presentato un emendamento ad hoc per scongiurare il commissariamento, ma ad opporsi è il gruppo Udc capitanato dal decano dell’Assemblea, Giorgio Oppi. I centristi, infatti, non hanno dimenticato di essere rimasti fuori dalla Giunta comunale formata da Truzzu al momento della sua elezione. Allora l’Udc aveva tre consiglieri regionali, oggi è arrivata ad averne sette e reclama con forza un secondo assessorato di peso. Peraltro, una volta approvata la legge che porta a sei le Province e a due le Città metropolitane, si aprirà la partita della spartizione dei posti di commissario dei nuovi enti  intermedi. E quello più appetibile resta la guida della Città Metropolitana di Cagliari.(ANSA).

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