Regione, ecco chi entra e chi esce dopo la sentenza del Consiglio di Stato

Congiu, Gaia e Zanchetta nuovi consiglieri del centrosinistra. Piccolo giallo sulla surroga dell’onorevole di opposizione.

Gianfranco Congiu (Partito dei sardi), Antonio Gaia (Upc) e Piefranco Zanchetta (Upc). Sono questi i nomi dei tre nuovi consiglieri regionali del centrosinistra dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato decaduti Efisio Arbau (La Base), Michele Azara (Idv) e Gavino Sale (Irs), dando ragione proprio a Congiu, Gaia e Zanchetta che avevano presentato il ricorso. Si apre invece un piccolo giallo sul quarto scranno, in quota opposizione: il massimo organo della giustizia amministrativa ha dichiarato decaduto pure Modesto Fenu (Zona Franca), ma nessun altro candidato non eletto del centrodestra ha fatto opposizione sulla distribuzione dei seggi, mentre la sentenza dispone “la surroga degli appellanti”. In ogni caso, in pole c’è Gianni Lampis (Fratelli d’Italia).

La sentenza non cambia tuttavia gli equilibri nell’Aula di via Roma: per il centrosinistra escono in tre ed altrettanti entrano. A modificarsi sono però i rapporti di forza interni alla coalizioni. Non solo: finisce anche la frammentazione politica, dettata, secondo il Consiglio di Stato, dal fatto che sono stati assegnati scranni anche ai partiti che non avevano raggiunto il quoziente, ovvero il numero minimo di voti per entrare nella ripartizione dei seggi.

Fatto sta che l’Upc, rimasto un mese fa senza scranno dopo l’adesione di Gaetano Ledda a La Base, si ritrova di nuovo rappresentato con Gaia e Zanchetta, l’uno eletto nelle lista di Cagliari, l’altro in Gallura. Dice Antonio Satta, il segretario nazionale del partito: “Finalmente è stata sanata un’ingiustizia, l’Unione popolare cristiana che acquisisce seggi in base al suo peso elettorale”.

Un consigliere in più pure per il Partito dei Sardi che sale a tre con l’ingresso di Congiu, attuale capo di gabinetto dell’assessore Paolo Maninchedda, leader e presidente del Pds. Congiu si unisce a Piermario Manca e Augusto Cherchi che formano un gruppo unico “Sovranità, democrazia e lavoro” insieme al Centro Democratico.

Dal Consiglio sparisce La Base, anche se Arbau, che è stato l’unico a costituirsi contro il ricorso di Congiu, Gaia e Zanchetta, ha già annunciato di opporsi sentenza tramite i suoi avvocati Benedetto e Francesco Ballero. “Si potrebbe tentare la via della Cassazione, stiamo valutando il da farsi”, dice Arbau.

Niente più seggio nemmeno per l’Idv, il partito del decaduto Azara che alle Regionali del 2014 si era presentato alle urne insieme ai Verdi.

Quanto al centrodestra, c’è appunto il piccolo giallo sulla procedura da seguire in assenza di ricorrenti. Il particolare lo fa notare Paolo Truzzu, al momento l’unico consigliere dei Fratelli d’Italia eletto a febbraio 2014. “Abbiamo affidato a un avvocato l’incarico di chiarire questo aspetto. Ma se la decadenza di Fenu non è vincolata alla presentazione di un ricorso, nell’aula di via Roma entra con certezza Lampis (candidato nel Medio Campidano)”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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