Via libera alla legge che stanzia 30 milioni di euro per garantire ai cassintegrati sardi gli ammortizzatori sociali per la fine del 2012. Un’approvazione arriva all’unanimità, ma non senza polemiche interne alla maggioranza di centrodestra e accuse da parte del centrosinistra. La norma supera l’assenza della manovra finanziaria non ancora presentata dalla Giunta e recupera le risorse attingendo dai residui regionali del 2012.
Polemiche per l’assenza in Aula di Ugo Cappellacci e dell’assessore del Lavoro, Antonello Liori. Per il capogruppo del Pd, Giampaolo Diana, “Liori non ha partecipato al tavolo Stato-Regione che definiva la ripartizione delle risorse per gli ammortizzatori”. “Se questa Giunta fosse stata responsabile e questa norma l’avessimo approvata a suo tempo con l’esercizio provvisorio – ha detto Luciano Uras di Sel, primo firmatario della proposta di legge – non ci sarebbe stato bisogno di riprendere una legge appena approvata”.
L’assessore degli Enti locali, Nicola Rassu, ha attribuito la responsabilità della situazione al Consiglio, salvo poi ritrattare e parlare di “equivoco”. La dichiarazione non è piaciuta al capogruppo dell’Udc, Giulio Steri, che ha accusato la Giunta: “avete fatto tutto voi, ritiro la firma dalla proposta”. Duro anche il capogruppo del Pdl, Pietro Pittalis, che sottolineato l’assenza degli assessori competenti. “A me dispiace che non sia presente né l’assessore del Lavoro né quello della Programmazione dal quale è stato originato questo caos. Il 26 febbraio, all’indomani del voto, non esiteremo un secondo per chiedere una verifica a tutto campo, perché questo non è il modo di procedere”.