La Regione apre con lo Stato una maxi vertenza sull’industria sarda

Da Alcoa all’Euroallumina, dal polo produttivo di Ottana a quello chimico a Porto Torres: sono questi i temi che il presidente Francesco Pigliaru ha discusso ieri con il viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. Obiettivo: aprire con il governo Renzi i tavoli di concertazione sull’industria sarda, compresi i temi dell’energia e delle bonifiche.

Su Alcoa, Pigliaru, che era accompagnato dall’assessore regionale Maria Grazia Piras, ha chiesto “tempi certi e rapidi sull’analisi della proposte in campo” per la cessione della fabbrica di Portovesme, si legge in una nota diffusa da viale Trento. Da mesi si parla infatti dell’interesse manifestato dalla multinazionale svizzera Clash, ma mancano i dettagli. Pigliaru e la Piras hanno quindi sollecitato “l’apertura di un tavolo tecnico per valutare tutte le condizioni che permettano la ripresa di una produzione competitiva“. Al centro del confronto anche gli ammortizzatori sociali già sottoscritti, “sia per i dipendenti di Alcoa che per i lavori delle ditte appaltatrici”.

E sempre per  il territorio di Carbonia-Iglesias, la Regione ha anche sollecitato “la definizione di una procedura semplificata sull’attuazione degli interventi previsti dal Piano Sulcis“, cioè opere infrastrutturali e la defiscalizzazione a favore delle nuove imprese. “Nei prossimi giorni – è scritto ancora nella nota di viale Trento -, i contatti tra Ministero e Regione proseguiranno per l’approfondimento degli specifici dossier trattati, in vista dei prossimi incontri. Dal Presidente Pigliaru è arrivata la richiesta di un immediato intervento del Governo con i Ministeri competenti”.

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