Regione contro Anas: gravi ritardi sulle strade statali 195 e 554

Una formale segnalazione alla direzione nazionale dell’Anas sui “gravi ritardi” dei cantieri sulle strade statali 195 e 554 e l’immediata attivazione di due tavoli tecnici con amministratori, forze dell’ordine, Protezione civile e 118 per individuare entro luglio soluzioni urgenti che consentano di superare le emergenze in particolare nella stagione estiva. Sono queste le decisioni prese dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dalla prefetta di Cagliari Tiziana Costantini su richiesta della Regione, per affrontare i problemi legati ai cantieri infiniti sulle cosiddette strade delle vacanze. Il vicepresidente della Giunta, Raffaele Paci, e l’assessore dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini hanno incontrato i dirigenti Anas, gli amministratori di Capoterra, Domus de Maria, Pula, Sarroch, Villa San Pietro, Maracalagonis, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Sinnai, Villasimius e le forze dell’ordine. Paci e Balzarini hanno consegnato alla prefetta un report che fotografa nel dettaglio le problematiche più urgenti.

In particolare, l’intervento viene richiesto per la tratta dei lavori di costruzione della nuova statale 195 “Sulcitana” nel tratto Cagliari – Pula (lotti 1 e 3 e opera connessa Sud) e dei lavori di ripristino di un tratto della nuova SS 554, danneggiato a seguito di un evento franoso che ne ha comportato lo smottamento per circa 200 metri. Nelle scorse settimane, l’ex assessore Paolo Maninchedda aveva coinvolto la Procura della Repubblica, inviando segnalazioni sulla pericolosità e i rischi legati alle due strade. “La priorità assoluta dell’amministrazione regionale è la tutela della sicurezza dei cittadini e dei turisti che stanno arrivando sempre più numerosi con l’avvicinarsi dell’estate – ha detto Paci – ma la situazione di queste strade è assolutamente inadeguata sia dal punto di vista della viabilità che della sicurezza, in caso per esempio di incidente e ambulanze che hanno urgenza di passare: siamo tornati indietro di vent’anni e questo non è in alcun modo sostenibile”. “C’è un limite a tutto – ha dichiarato Balzarini – non è tollerabile che la sicurezza delle persone sia ostaggio delle valutazioni economiche di un’impresa. Ribadiamo la nostra posizione sul fatto che l’Anas debba procedere alla rescissione contrattuale, in assenza di risposte concrete dell’impresa entro luglio e la verifica della possibilità di percorsi alternativi”.

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