I 5 Stelle sardi tentano di far cambiare idea a Grillo

Dopo il no di Beppe Grillo all’uso del simbolo, gli attivisti hanno convocato domani un’assemblea plenaria a Riola Sardo per tentare di far cambiare idea al leader.

Beppe Grillo ha negato l’uso del simbolo 5 Stelle in vista delle imminenti elezioni regionali. La decisione, annunciata nella mattinata di oggi da Roberto Lardieri, molto vicino al leader e storico attivista 5 Stelle, era nell’aria da qualche giorno. Lo ha confermato su Facebook la deputata Emanuela Corda: “È quello che Beppe aveva detto qualche giorno fa a noi parlamentari e che oggi ha ribadito”. Intanto un gruppo di attivisti è in sciopero della fame. Tra loro anche la senatrice Manuela Serra, che ha minacciato le dimissioni “se a Milano non sarà trovata una soluzione”. Secondo una nota dei grillini, alcuni aderenti al Movimento stanno raggiungendo il palazzo del Consiglio regionale per protestare contro la mancata partecipazione alle elezioni.

La decisione di Grillo è legata con tutta probabilità alla frammentazione del Movimento in Sardegna (leggi). Nei giorni scorsi lo stesso leader aveva lanciato un appello all’unità ed esortato i simpatizzanti sardi a ragionare su una linea comune, ma ad oggi le divisioni non sembrano sanate, anzi. Sta di fatto che ‘incassato’ il niet di Grillo, gli attivisti hanno tentato di correre ai ripari e, nel tentativo di far cambiar idea al dominus dei 5 Stelle, hanno organizzato in tutta fretta un’assemblea plenaria prevista nella mattinata di domani a Riola Sardo. 

“L’incontro ha come finalità quello di re-incontrarsi, ascoltarsi, parlare e definire una lista condivisa dei candidati del movimento 5 stelle per le prossime elezioni regionali – si legge nella descrizione dell’evento, creato da Fabrizio Murgia -. L’incontro è naturalmente aperto a tutti gli attivisti del movimento facenti parte di qualsiasi gruppo o meet up “riconducibile” al movimento 5 stelle. Saranno presenti i portavoce Manuela Serra e Roberto Cotti ed è probabile la presenza di Nicola Bianchi, Andrea Vallascas e Manuela Corda che sono vivamente e sentitamente invitati alla partecipazione. L’incontro vuole essere un momento di partecipazione attiva dei cittadini che si riconoscono nei valori del movimento per cercare di dare all’isola una speranza. La speranza di essere presenti alle elezioni con la nostra lista, con centinaia di attivisti che darebbero poi l’anima per dare a quest’isola un governo e una rivoluzione: una rivoluzione fatta di onestà, competenze, idee e progetti capaci di trasformare la nostra isola in un modello di sviluppo sociale ed economico per tutta l’Europa. Domani, comunque vada, dovrà essere un momento di rinascita del movimento in Sardegna e un momento di gioia per essere tutti insieme presenti senza divisioni ma uniti nella stessa direzione. Quindi portate con voi solo energia positiva, speranza e voglia di ascoltarsi e venirsi incontro”.

Insomma, i grillini hanno ingaggiato una corsa contro il tempo – i simboli dei partiti che intendono partecipare alle Regionali vanno depositati entro lunedì – e ‘contro’ lo stesso Grillo, che ha appunto negato l’utilizzo del logo 5 Stelle. Tutto è ora legato all’esito dell’incontro di domani: se le varie anime del Movimento riusciranno a riconciliarsi e, soprattutto, a buttar giù una bozza di lista unica con i nomi dei candidati consiglieri (come Grillo chiedeva da tempo), potrebbero contare su un ripensamento del leader. In caso contrario – e questa, ad oggi, sembra la conclusione naturale della vicenda – i grillini sardi saranno tagliati fuori dalle elezioni.

Nel contesto da psicodramma vissuto dai 5 Stelle si è addirittura arrivati allo sciopero della fame, proclamato da sei aderenti (Franco Anedda, Gian Mario Marongiu, Marino Serpi, Francesco Desogus, Samuele Mereu, Andrea Deiana) ai quali si sono affiancate le parlamentari Emanuela Corda e Manuela Serra. “Chiediamo a Grillo di consentire l’uso del simbolo per le imminenti elezioni Regionali – hanno scritto i sei attivisti – e gli chiediamo di consentire libere elezioni, tra gli iscritti certificati, per selezionare democraticamente i candidati da inserire nella lista”.

Grillo avrà un ripensamento? Si saprà domani, chiusa l’assise di Riola.

 

 

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