Regionali, Sel verso il veto su Francesca Barracciu

Dopo aver ufficialmente snobbato le primarie perché viste come interne al Pd, con l’unica eccezione per la partecipazione del Psi, Sel rimette in discussione la consultazione e, in vista del confronto di lunedì con tutta la coalizione di centrosinistra, rilancia la necessità di “una valutazione matura, serena e completa sulle proposte di candidatura esistenti” a cui, annuncia, “se ne potrebbero aggiungere altre”. Non è escluso che il partito possa mettere una sorta di veto alla vincitrice delle primarie Francesca Barracciu, di fatto unica aspirante governatrice del centrosinistra, considerato il suo coinvolgimento nell’inchiesta sui fondi ai Gruppi del Consiglio regionale.

Il deputato, Michele Piras, pur ricordando la “posizione garantista di Sel, rispettosa dei diritti degli indagati quanto del lavoro della magistratura”, spiega che non si può “far finta che l’indagine in corso non esista, soprattutto quando investe anche la candidata che ha vinto le primarie del Pd. Non si può attraversare una campagna elettorale affrontando un elettorato corroso dal sospetto e aizzato dal populismo dilagante – osserva Piras – Perciò o si trova la maniera di sgomberare il campo dai dubbi o meglio agire subito con una operazione di radicale rinnovamento e ringiovanimento del personale politico che si mette in campo”. C’è poi la questione del programma sui cui il deputato di Sel incalza gli alleati. “Il centrosinistra – spiega – ha un profilo bassissimo e non si capisce perché i sardi dovrebbero votare una coalizione che non dice niente, solo per citare alcuni temi, sulle politiche del lavoro, sul reddito di cittadinanza, sulla grande questione delle servitù militari, sull’innovazione politica e la democrazia partecipativa”.

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