Regionali, lite tra soriani: è fuga dal Pd. Ecco gli ingaggi elettorali più ‘pesanti’

Fuori dalla corrente Soru del Pd. Per scelta. Si ricava anche questo dalle candidature delle Regionali 2019: 1.365 nomi in lista (calcolo provvisorio) a fare da sfondo a molte storie di ingaggi elettorali. Come quelli chiusi da Massimo Zedda e Christian Solinas: leader del polo civico-politico di centrosinistra l’uno, a capo del centrodestra il secondo. I due aspiranti governatori hanno lavorato di cesello per trovare la quadra sulle liste, non senza ‘travasi’ di nomi da un partito all’altro.

Ma andiamo con ordine. Nel Pd la corrente di Renato Soru ha perso pezzi. Due fedelissimi, in particolare, hanno deciso di salutare il parlamentare europeo. Il primo è Alberto Urpi, sindaco di Sanluri, la città dove Soru è nato (e continua ad avere molto potere). Il 24 febbraio Urpi correrà con Sardegna 20Venti. Urpi ha conosciuto la popolarità nazionale a maggio 2017 per via di un bando comunale. Un’offerta di lavoro in cui si cercava un esperto in Beni culturali. Compenso previsto: 500 euro mensili. Con gli indipendentisti del Pds passa invece Stefano Musanti, ormai ex segretario provinciale del Medio Campidano. In quota Soru, appunto. Nella candidatura di Musanti sembra esserci uno sgarbo doppio: l’ormai ex coordinatore dem si presenta alle urne col Partito dei Sardi, fondato da Paolo Maninchedda, diventato nemico dell’eurodeputato. Soru, a questo giro elettorale, ha solo quattro candidati (qui la lista Pd completa): sono gli assessori Luigi Arru (Sanità) e Barbara Argiolas (Turismo) più i consiglieri regionali uscenti, Pietro CoccoGigi Ruggeri. Quest’ultimo farà il ticket con la Argiolas attraverso la doppia preferenza di genere.

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Dal Pd si è tirato fuori pure Raimondo Cacciotto, consigliere regionale uscente. Ma non per cambiare schieramento. Cacciotto, per il tramite di Mario Bruno, sindaco ex Pd di Alghero, è entrato in una delle civiche di Zedda, ‘Futuro comune’. Cacciotto corre nel collegio di Sassari. Identica scelta per Antonio Piu, assessore comunale a Sassari (Mobilità e Infrastrutture), anche lui candidato in ‘Futuro comune’, nella stessa circoscrizione. Anche Piu è un soriano. In fuga. Sempre a Sassari un altro esponente della Giunta, Simone Campus, titolare del Bilancio, ha fatto da regista all’ingresso di un altro Pd nel Campo progressista, il partito di Zedda: nella circoscrizione del Nord-ovest è candidato Gian Franco Satta, attuale sindaco di Tergu.

Sono invece frutto di accordi ‘pacifici’, voluti ancora da Zedda, gli ingressi di Antonio Orgiana e Massimo Pusceddu in ‘Futuro comune’. Orgiana è il sindaco di Orroli, Pusceddu una ex fascia tricolore a Settimo San Pietro. Entrambi sono in lista nel collegio di Cagliari.

Ancora in quota Zedda, e di nuovo attraverso il Campo Progressista, da registrare altri due ingaggi. Ecco intanto Giusy Piccone, consigliera comunale ad Alghero, altra ex Pd. La Piccone si presenta alle urne nella circoscrizione di Sassari. Il Campo progressista, come noto, ha strappato pure un candidato ad AutodetermiNatzioneFilippo Petrucci, poi espulso da RossoMori. Una sorte identica è toccata a Valerio Piga, Radicali sardi, che ha scaricato gli indipendentisti guidati da Andrea Murgia per ‘Sardegna in Comune‘, altra lista di Zedda di cui fanno parte pure i civatiani di Possibile e i bersaniani dell’Isola.

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Sul fronte di Solinas la lista del Psd’Az è una sobria dichiarazione di guerra agli alleati della Lega. Nel collegio di Cagliari i Quattro Mori hanno messo in lista politici con consenso ampio e consolidato, nulla a che vedere con i semi sconosciuti del Carroccio. Col Psd’Az sono candidati l’ex consigliere regionale e giornalista Ignazio Artizzu, il più votato nella storia autonomista con 10.400 preferenze raccolte nel 2009. In corsa pure l’ex assessore comunale Gianni Chessa, silurato da Zedda a gennaio 2018 dopo l’accordo dei Quattro Mori con la Lega per le Politiche del 2018. Chessa è stato il secondo votato alle Comunali del 2016 (dopo Francesca Ghirra).

Solinas a Cagliari ha indebolito Forza Italia: col Psd’Az sono passati i consiglieri comunali azzurri Stefano Schirru e Alessandro Sorgia, più Maurizio Porcelli, ex esponente dell’assemblea civica. Stessa operazione su Tiziana Terrana, assessore all’Ambiente a Quartu. A Monserrato il Psd’Az punta invece su Rita Mameli, coordinatrice de La Base, una delle più agguerrite oppositrici di Tomaso Locci, sindaco dimissionario. Sempre su Cagliari, Solinas ha poi tolto all’Udc di Giorgio Oppi un fedelissimo, l’ex sindaco di Mandas, Umberto Oppus, direttore di Anci Sardegna.

Lo scontro elettorale Psd’Az-Lega-Forza Italia è anche storia di Tempio: i sardisti hanno candidato nel collegio della Gallura l’ex vicesindaca Anna Paola Aisoni che fino a giugno 2018 era il braccio destro del primo cittadino Andrea Biancareddu. I due si sfidano alle urne del 24 febbraio, visto che pure Biancareddu, un baby pensionato del Consiglio da 5mila euro al mese, è in lista sempre con l’Udc, in cui è entrato ormai vent’anni fa mollando Forza Italia. Col Psd’Az in Gallura corre pure Gian Franco Pinducciu, sindaco di Telti.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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