Regionali, l’analisi di Desogus (M5s): “Partita difficile, ma saremo in Regione”

“È un risultato netto e chiaro e per M5s non è quello delle aspettative, ma vorrei chiarire che non ero già convinto di perdere: sapevo già che sarebbe stata una partita molto difficile”. Così Francesco Desogus, candidato governatore per il Movimento 5 stelle alle Regionali, a caldo parla ai giornalisti nella sala stampa allestita alla Regione.

“Se teniamo conto che finora in Regione non c’era alcun rappresentante del M5s, l’esito mi soddisfa”, prosegue Desogus. “Gli altri partiti si sono inventati tante liste a gennaio, pur di avere 660 candidati da una parte e 400 dall’altra”, sostiene. “È come se fosse una partita di calcio: loro erano 11 in campo contro un solo portiere dall’altra parte. Vedete un po’ voi come può finire la partita. Noi portavamo avanti un progetto politico. Gli altri no, erano impegnati a portare avanti il mantenimento del potere”.

GUARDA IL VIDEO. La conferenza stampa di Desogus

Il candidato presidente Cinquestelle ha ricordato la genesi della sua candidatura: “Avevamo un candidato molto forte e con una certa esperienza amministrativa”, ha ricordato riferendosi all’ex sindaco di Assemini, Mario Puddu, che ha rinunciato a ottobre dopo la condanna in primo grado per abuso d’ufficio. “Io mi sono ritrovato a prendere il suo posto scelto dalla base, non imposto da qualcuno. L’ho fatto con il massimo impegno, ritagliando un ruolo politico, visto che io lavoro”, ha aggiunto il candidato M5s. “Infatti, sono appena uscito dal lavoro. Oggi avevo il rientro. Non è stato semplice”, ha precisato Desogus, dipendente della Città metropolitana di Cagliari.

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Poi parla del leader e vice premier Luigi Di Maio: “C’è stato uno scambio di messaggi con il suo staff. Mi riprometto di sentirlo più tardi”. “Le regionali sono tutta un’altra partita, alle politiche il voto è d’opinione”, risponde Desogus a chi gli fa notare che il M5S in Sardegna è crollato, dal 42 per cento delle politiche di un anno fa a poco meno del 10 per cento di oggi. “Per me – mi hanno definito ‘l’antidivo’ – è stato ancora più difficile rispetto, per esempio all’Abruzzo, dove erano candidati consiglieri regionali uscenti. Mi sono dovuto inventare leader del partito in Sardegna”.

Infine un po’ di autocritica: “La gente non ci conosce, non conosce i candidati ed è fondamentale radicarsi nel territori”, aggiunge il candidato M5S. “Non dico aprendo sezioni come i partiti tradizionali ma facendo in modo che la gente sappia dove trovare il Movimento”.  E sull’alleato di Governo, Matteo Salvini, Desogus commenta: “Salvini si è speso molto in Sardegna, ma non cita il M5S, per lui in Sardegna il Movimento non esiste neanche come competitor elettorale. Vuole avere un certo rispetto del contratto di governo a Roma. Ma per me lui era un avversario. E in Consiglio regionale il nostri rappresentanti faranno opposizione alla Lega”.

Marzia Piga

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