Regionali, la candidatura di Francesca Barracciu ‘appesa’ a un sondaggio

Sarà un sondaggio, più di tutto, a decidere se Francesca Barracciu verrà confermata come candidata governatrice del centrosinistra, oppure rottamata. L’indagine demoscopica è stata commissionata dalla nuova segreteria nazionale di Matteo Renzi che – viene fuori adesso – ha preso tempo anche in attesa di conoscere il gradimento dell’elettorato verso l’eurodeputata Pd.

I risultati del sondaggio dovrebbero arrivare sul tavolo di Renzi entro le prossime quarantotto ore e diventeranno una bussola per chiudere, in un senso o nell’altro, la partita delle Regionali sarde, quelle che per il sindaco di Firenze saranno le prime elezioni da leader dei democratici.

Il fatto che il Pd avesse commissionato la ricerca era il tassello che mancava per finire di comporre il quadro su quanto successo martedì, quando la Barracciu è andata a Roma per incontrare i vertici nazionali insieme al segretario sardo Silvio Lai. È stato un incontro a quattro con Renzi che ha snobbato l’appuntamento lasciando spazio a due suoi fedelissimi: il neoresponsabile dell’Organizzazione, Luca Lotti, e il titolare degli Enti locali, Stefano Bonaccini. I due, per ora, hanno detto ‘nì’.

Adesso è chiara la ragione: Renzi vuole conoscere l’orientamento di voto prima di prendere una decisione definitiva sulla candidatura della Barracciu che il 30 settembre aveva vinto le primarie sarde, ma poi ha spaccato il centrosinistra perché accusata di peculato nell’inchiesta sui fondi ai gruppi del Consiglio regionale. Una frattura, questa, diventata sempre più profonda col passare delle settimane, quanto più la questione morale si è fatta centrale nel dibattito politico sardo visti gli sviluppi della stessa inchiesta (gli indagati sono saliti a 64, con tre onorevoli arrestati, tutti del Pdl).

Al momento non è dato sapere se il sondaggio commissionato dal Pd riguardi solo la Barracciu o sia stato allargato ad altri possibili candidati governatori. Certo è che Renzi intende arrivare alla vigilia di Natale col quadro completo, per poi avviare la fase due delle Regionali. Cioè scegliere eventualmente il sostituito della Barracciu o definire con lei le tappe della campagna elettorale alle porte. Del resto i tempi stringono: la data più probabile delle Regionali è il 23 febbraio, quindi tra due mesi. Nel frattempo vanno avanti i vertici interni tra Pd nazionale e quello isolano: Renzi non vuole lasciare nulla al caso. Ma soprattutto ha l’obiettivo di vincere le elezioni sarde.

Alessandra Carta

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