Ines Pisano, magistrata nel Tar del Lazio, è la settimana candidata alle Regionali del 24 febbraio. Sino all’altro giorno, come lei stessa aveva più volte ripetuto su Facebook, la sua corsa era in forse per via delle firme da raccogliere negli otto collegi elettorali dell’Isola. Ma in soccorso della Pisano è andata la dem Daniela Forma: la consigliera regionale uscente proprio in virtù del mandato nella massima assemblea sarda può avallare una lista, pur restando una candidata del Partito democratico alle urne di febbraio. Senza la Forma, invece, la magistrata avrebbe dovuto raccogliere almeno 500 firme e non più di mille nei collegi elettorali sotto i 500mila abitanti e tra le mille e le 1.500 nelle circoscrizioni con più di 500mila residenti, come Cagliari. La civica si chiamerà ‘Sardegna di Ines Pisano’.
Cinque ore fa, attraverso un video pubblicato su Facebook, la Pisano ha anche annunciato l’avvio di una colletta per sostenere la propria campagna elettorale. Per l’occasione la magistrata ha aperto un conto corrente a conduzione familiare. “Sappiate – dice nella clip di un minuto e quaranta secondi girata a Cagliari in piazza San Domenico – che la raccolta fondi verrà gestita dalla persona di cui nutro maggior fiducia al mondo, cioè mio padre (Efisio Antonio)”.
La Pisano, da settimana candidata qual è, si unisce a Francesco Desogus (M5s), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi), Andrea Murgia (AutodetermiNatzione), Mauro Pili (Sardi Liberi), Christian Solinas (centrodestra) e Massimo Zedda (polo civico-politico di centrosinistra). Dopo l’ufficialità di oggi scatta anche il conto alla rovescia sugli obblighi di legge che coalizioni e aspiranti presidenti devono rispettare. Lunedì 14 vanno presentati, in Corte d’Appello a Cagliari, i simboli dei partiti; tra il 20 e il 21 gennaio le liste; il 24 i candidati alla carica di presidente. Poi un mese di maratona verso il voto di domenica 24 febbraio.