Regionali, caos seggi alle battute finali: proclamazione degli eletti in settimana

Le Regionali sarde avranno finalmente un vincitore ufficiale: in settimana, al più tardi lunedì, la Corte d’appello di Cagliari proclamerà gli eletti, a cominciare da Christian Solinas, presidente in pectore da lunedì 25 febbraio, ma ancora lontano dal Palazzo per via del caos seggi. Ovvero, lo scrutinio che in alcune sezioni non è stato nemmeno concluso ritardando il riconteggio delle schede nei tribunali territoriali di competenza, cui spetta per legge verificare la correttezza dei verbali elettorali.

La conferma sulla proclamazione ormai vicina dei nuovi onorevoli arriva dalla stessa Corte d’Appello, contattata dall’Ansa. Già domani – 20 marzo – l’Ufficio elettorale dovrebbe chiudere la verifica dei voti, a partire dalla quale saranno individuati i 60 consiglieri regionali della XVI legislatura, compreso Solinas. Vuol dire che da giovedì in poi ogni giorno sarà utile per formalizzare l’assegnazione dei seggi.

L’incertezza riguarda quattro posti in Aula, visto che gli altri 56 sono pressoché sicuri. La nuova maggioranza di centrodestra sarà formata da trentasei consiglieri; l’opposizione ne conterà invece ventiquattro, divisi tra i diciotto del polo civico-politico di centrosinistra e i sei targati M5s.

Pd Lega saranno i gruppi più numerosi, con otto seggi per parte. Il Psd’Az ne avrà sette, sei gli M5s. Forza Italia dovrebbe scendere a cinque, mentre i Riformatori pare salgano a quota quattro. Tre consiglieri a testa per Fratelli d’Italia, Sardegna 20venti e Udc. Due gli eletti di Leu, Campo Progressista, Noi la Sardegna e Futuro comune. Uno a ciascuno per Sardegna Civica, Fortza ParisSardegna in Comune. Con Solinas e Massimo Zedda si arriva a 60.

Se la proclamazione degli eletti dovesse arrivare giovedì 21 marzo, sarebbe comunque a venticinque giorni dal voto del 24 febbraio. Nel 2014, quando c’erano stati ugualmente problemi per via della legge elettorale applicata allora per la prima volta, il ritardo fu inferiore. Cinque anni fa, dopo un mese dalle elezioni aveva fatto in tempo a insediarsi anche la Giunta. Stavolta, invece, è ancora tutto da fare, perché senza le percentuali esatte del consenso non si possono conoscere gli equilibri politici all’interno del centrodestra, da cui dipende l’assegnazione dei dodici assessorati. Resta poi il nodo dei ricorsi: è molto probabile che nelle prossime settimane il Tribunale amministrativo regionale abbia molto da lavorare. (al. car.)

 

 

 

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