Reddito cittadinanza, niente doppioni: chi lo prende, non avrà l’aiuto regionale

Reddito di cittadinanza e Reddito di inclusione sociale (Reis): due misure di contrasto alla povertà, una nazionale e l’altra regionale, che non possono essere accumulate. Chi percepisce l’uno deve rinunciare all’altro. Così è stato deciso dall’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, che ha inviato una comunicazione a tutti i sindaci della Sardegna, precisando in poche righe il provvedimento. La decisione è stata presa in attesa che la Giunta approvi le nuove linee guida di attuazione della legge regionale che ha istituito il Reddito di inclusione sociale (Reis), “alla luce delle modifiche introdotte dal disegno di legge nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale”. Il risultato è che “il Reis non potrà essere erogato a favore di chi beneficia del Reddito di cittadinanza”.

Il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, ha comunicato il provvedimento sul suo profilo Facebook, e prima di assumere una posizione ufficiale preferisce attendere la riunione del tavolo sul contrasto alla povertà che l’assessore ha convocato per venerdì mattina. “Si tratta di una questione soprattutto tecnica che va approfondita”, spiega il presidente dei sindaci, “ricorso solo che nel 2018, studiammo con la Regione una formula per consentire l’integrazione fra Rei (nazionale) e Reis (regionale) di modo da ampliare la platea dei beneficiari”.

Ed è soprattutto la questione tecnica che potrebbe causare qualche problema alle amministrazioni, anche perché i due provvedimenti fanno riferimento a banche dati differenti, visto che l’Inps eroga il Reddito di cittadinanza e i Comuni il Reis. Bisognerà incrociare le banche dati e capire se ci siano ‘doppioni’, un dato che per ora i Comuni non possono sapere.

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