Proposta Salvini, pastori tiepidi. Accordo lontano su un euro al litro

Continuano i lavori del tavolo di filiera sul pecorino. Secondo quanto si apprende, da parte governativa sarebbero stati offerti 44 milioni di euro per il ritiro di 67.000 quintali di forme di formaggio in eccedenza sul mercato. La proposta sarebbe stata formulata dal ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, insieme al ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio. Per questa operazione il Viminale dovrebbe mettere a disposizione 14 milioni di euro, il Mipaaft 10 milioni, la Regione Sardegna altri 10 milioni e i restanti 10 milioni dal Banco di Sardegna. Questo ritiro, secondo i proponenti, farà salire il prezzo del pecorino e di conseguenza del latte ovino, che nel tempo dovrebbe raggiungere il prezzo di un euro al litro.

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Ma la delegazione dei pastori sardi non sembra dichiararsi soddisfatta: la richiesta è quella di arrivare subito ad un prezzo di un euro al litro. Anche Assolatte lamenta che i 44 milioni arriveranno con i tempi lunghi della burocrazia e spiega che nel frattempo l’industria non può pagare subito i pastori.

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