La segreteria di Progres – Progetu Repubrica attacca a testa bassa il Partito democratico. La bagarre è partita dalla mozione depositata due giorni fa in consiglio regionale dal Partito democratico sulle prospettive energetiche dell’Isola. Un documento che, secondo Progres, rappresenterebbe un sostanziale appoggio alle trivelle della Saras in quel di Arborea.
“La mozione Pd in consiglio regionale sul tema dell’utilizzo del gas in Sardegna – si legge in una nota – dice testualmente: ‘Nel sottosuolo della Sardegna parrebbero esistere significative riserve di metano che, se confermate, potrebbero garantirne la disponibilità all’intera Isola per i prossimi 25-30 anni’. Dietro quel parrebbe si nasconde la pochezza di un partito che preferisce difendere nel parlamento sardo gli interessi di una multinazionale a discapito non solo un territorio naturale inestimabile, ma di un’intera comunità che produce il latte e i prodotti agricoli che vengono consumati in tutte le case sarde. In questo, trascurando come se non esistessero le istanze degli agricoltori, degli allevatori e di tutta la Sardegna che gridano NO ad un progetto concepito per soddisfare il bisogno di liquidità di un’azienda con cui il popolo sardo ha poco a che vedere (se non in termini negativi)”.
E ancora: “A stupire davvero, oltre al contenuto della mozione che sostanzialmente appoggia il progetto di trivellazione del territorio sardo da parte di Saras S.p.A., è il tempismo: la presentazione della mozione arriva infatti nel giorno precedente alla Marcia della Terra – scrivono i rappresentanti di Progres -. Domani ad Arborea migliaia di sardi si ritroveranno per gridare il loro NO al tentativo di trivellazione proposto da Saras. Migliaia di sardi che porteranno un pugno di terra, della loro terra, per rivendicare il diritto di decidere sull’utilizzo delle proprie risorse, il diritto di scrivere il proprio futuro. Mentre il PD pensa a presentare mozioni di appoggio alle trivellazioni, noi di ProgReS saremo nella piazza di Arborea, insieme a tutti gli altri sardi che vogliono impegnarsi per costruire una Sardegna nuova, libera da condizionamenti e giochi di potere, dignitosa e capace di scegliere il proprio modello di sviluppo. Oggi ad Arborea, domani in un altro paese della nostra terra. Sempre e comunque insieme ai sardi”.
Che una parte del Pd guardi al Progetto Eleonora con interesse non è un mistero. Basta ricordare l’ultimo intervento, in merito, del consigliere regionale Gianvalerio Sanna. Che sul suo blog scrive: “Una parte del Pd, quella della deleteria segreteria di Gianni Sanna, ha detto no al Progetto Eleonora proposto dalla Saras a prescindere dalla valutazione di impatto ambientale. Una posizione questa alquanto radicale che non viene condivisa però dal resto del Partito e da altre parti politiche, come i Riformatori. Il documento approvato dalla minoranza del Pd, nel corso della direzione provinciale, non mi è piaciuto e l’ho contestato, perché in questo modo si avalla solo l’iniziativa popolare ma si mette in difficoltà il Partito che un domani, se sarà al governo, sarà chiamato a far rispettare le leggi”.
È altrettanto vero però che all’interno del Partito democratico è ben rappresentato anche il fronte del ‘No’, tant’è che Antonio Solinas, collega di Gianvalerio Sanna in consiglio regionale, appena un mese fa ha presentato una proposta di legge che vieta “la prospezione, la ricerca e la coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi” in tutto il territorio regionale.
