Prima seduta del Consiglio regionale: sulla XVI legislatura si solleva il sipario

La XVI legislatura della storia autonomista ha preso il via, alle 11,16, nel palazzo di via Roma. Clima da grandi occasioni coi parenti dei consiglieri esordienti – e sono 40 su 60 – a riempire le tribune. La seduta, convocata dal governatore Christian Solinas con il decreto 42 del 28 marzo, è guidata da Giorgio Oppi, classe ’40, l’onorevole più anziano.

Dopo il giuramento dei 60 nuovi consiglieri – qui tutti i nomi -, ha preso la parola il neogovernatore, anche lui componente dell’Assemblea, che ha comunicato i nomi dei nuovi assessori. Sono sei su dodici – ecco i prescelti -, perché nel centrodestra è saltato l’accordo e Solinas si è visto costretto a varare una ‘Giunta mini’, tenendo per sé sette deleghe.

Nell’Esecutivo hanno deciso di entrare solo Lega, Psd’Az, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Sono rimasti fuori Riformatori, Sardegna 20venti, Udc, Sardegna civica e Fortza Paris. Questi ultimi due partiti si sarebbero dovuti accordare su un assessorato, con possibile staffetta di metà legislatura. Ma al momento è tutto congelato.

Alle 11,40 si sono aperte le urne per l’elezione del nuovo presidente dell’Aula. Nelle prime due votazioni è richiesta la maggioranza dei due terzi (40 preferenze su 60), poi si passa alla maggioranza semplice, la metà più uno. A questo punto, visto i malumori nel centrodestra, non si esclude un’altra sorpresa, dalla terza votazione: risalgono infatti le quotazioni di Antonello Peru, osteggiato da Solinas. Il quale potrebbe spuntarla per via della crisi scoppiata nel centrodestra.

Ad affiancare Oppi un ufficio di presidenza provvisorio. Hanno assunto le funzioni di segretari i quattro onorevoli più giovani: il leghista Andrea Piras, 28 anni; gli M5s Michele Ciusa e Alessandro Solinas, entrambi di 30; il Leu Eugenio Lai, 32. Piras, Ciusa e Solinas sono esordienti, mentre Lai è un uscente.

Al. Car.
(@alessacart)

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