Prezzo latte, Salvini a La Maddalena: “Ci stiamo avvicinando, siamo concreti”

“Il primo messaggio che ho ricevuto quando mi sono alzato stamattina è quello quello di un pastore con cui stiamo lavorando da ore e ore, però ci stiamo avvicinando e sono contento perché questa è la politica concreta, non la filosofia”. Lo ha detto, in merito alla vertenza del latte dei pastori sardi, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a La Maddalena per la prima tappa del suo tour elettorale di sei giorni in Sardegna, in vista delle Regionali del 24 febbraio. “Non abbiamo attuato la repressione ma il dialogo: siamo partiti da 60 centesimi al litro poi 65, 70 e 72. Ci siamo visti a Roma e a Cagliari e ci vedremo nelle prossime ore. Spero che le posizioni si avvicinino ulteriormente –  ha aggiunto Salvini parlando con i giornalisti -. Come governo ci abbiamo messo l’impegno ma anche i soldi e quindi conto che nelle prossime ore le posizioni degli industriali e degli allevatori si avvicinino definitivamente e si torni a mungere e a fare formaggio. Poi sicuramente in futuro bisogna vigilare perché non ci siano gli errori del passato”.

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“L’anno scorso più di 120 immigrati sono arrivati su quest’isola, quest’anno zero”, ha aggiunto Salvini (ma oggi sono sbarcati dodici migranti a Porto Pino). “Domenica è la scelta del futuro, è tutto in mano vostra: poi se uno è contento vota il Pd, vota Zedda, la democrazia è bella per questo”, ha aggiunto, ricordando poi – oltre al tema degli allevatori e le proteste dei pastori sardi – altri problemi della regione, dalla sanità al lavoro. “Vi pare normale – ha detto – fare il dibattito sull’energia nel 2019? Non è che la Sardegna può scaldarsi coi legnetti. Sempre ‘no, no, no’, c’è bisogno di ‘sì’. Se l’energia costasse un po’ di meno, se prendere il traghetto costasse un po’ di meno: bisogna andare avanti passo, passo, per fare in modo che vivere su quest’isola, che vista da fuori è un paradiso, non sia essere italiani di serie B, ma avere un ospedale come si deve, avere lavoro”.

La Sardegna ha bisogno di “sanità, lavoro, infrastrutture e trasporti”. Ha sottolineato il vicepremier Matteo Salvini che, dopo un incontro con il presidio permanente all’ospedale Merlo sull’isola, si domanda “come una struttura così bella dove le mamme partorivano, dove c’è una camera iperbarica e un servizio di dialisi che portava i turisti a venire qua apposta, possa essere stata depressa, ridimensionata e isolata dalla gestione della sinistra. Non sono qua a promettere miracoli da campagna elettorale, però vivere su un’isola, partorire su un’isola, fare la dialisi su un’isola o essere curato dopo un cancro su un’isola, deve essere un diritto e non c’è risparmio possibile sulla salute”.

Sui trasporti per Salvini la continuità territoriale è fondamentale: “A parole gli altri hanno fatto tanto ma in sostanza niente: si danno soldi a privati che non garantiscono questa continuità e quindi c’è bisogno di poter arrivare in Sardegna e andare in Continente pagando una cifra normale”. Poi c’è la questione energia: “C’è bisogno di avere il metano non c’è bisogno di avere più energia. Non basta dire no perché quelli che dicono no, no, no qui ci lasciano ultimi”.

 

Il tour di Salvini è poi proseguito a Castelsardo dove ad attenderlo ha trovato tantissima gente. Acclamato più volte il ministro dell’Interno è salito sul palco per il comizio elettorale. “Prendono i sardi per scemi, ma i sardi col voto dimostreranno che è finita e non ci sarà la giuria truccata come a Sanremo – ha detto il leader della Lega -. Sarà anche bravo Mahmood, ma preferisco i Tazenda: quando devo ascoltare una canzone d’amore metto Andrea Parodi, ma a Sanremo l’avrebbero eliminato”.

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