Politiche 2022, il senatore fedelissimo di Solinas torna a casa. E non è l’unico

Alessandra Carta

Carlo Doria, il senatore uscente fedelissimo del presidente Christian Solinas torna a casa. Sassarese, classe 1966, Doria era capolista a Palazzo Madama nella lista Lega-Psd’Az, ma la bassa percentuale raccolta dal Carroccio e dai sardisti lascia il medico ortopedico fuori dal Parlamento.

Al Senato l’alleanza sardo-leghista non è andata oltre il 7,03 per cento (dato relativo a 1.831 sezioni scrutinate su 1.836). Doria correva nel collegio proporzionale, dove gli eletti nell’Isola sono stati tre: Giovannino Satta (Fdi, oculista della famiglia di Giorgia Meloni), Sabrina Licheri (M5s, ripescata al posto dell’uscente Ettore Licheri) e il dem Marco Meloni, fedelissimo di Enrico Letta.

Sempre in quota Lega-Psd’Az, ma alla Camera, non ce l’ha fatta Lina Lunesu, la nuorese che è senatrice uscente e col Carroccio era capolista nel collegio proporzionale (elezioni chiuse al 6,34 dopo 1.832 sezioni scrutinate su 1.836). Nemmeno per lei queste Politiche sono state fortunate. Alla fine l’unica camicia verde che ha conquistato uno scranno a Roma è il consigliere regionale Dario Giagoni, vittorioso nella circoscrizione uninominale di Sassari e Gallura.

Elezioni amare pure in casa dem: perde il posto in Parlamento anche Gavino Manca, ex renziano rimasto nel Pd nella corrente Lotti-Guerrini. Manca era opposto a Marcello Pera, ex presidente del Senato catapultato nell’Isola su ordine di Giorgia Meloni. Pera, trascinato dall’onda buona per i Fratelli d’Italia, ha portato a casa il risultato.

La vita in Parlamento finisce pure per Giuseppe Luigi Cucca, senatore uscente che aveva seguito Matteo Renzi in Italia Viva. Ma in Sardegna il partito dell’ex sindaco di Firenze, alleato con Azione di Carlo Calenda, non ha conquistato seggi. Nella stessa lista era candidata l’ex grillina Lucia Evangelista che torna a fare l’avvocato. Mandato nella Capitale concluso pure per il giornalista del Pd, Andrea Frailis che tuttavia a Cagliari Città ha vinto ma contava il risultavo in tutto il collegio, ovvero l’area Metropolitana, dove ha prevalso il centrodestra.

Non è andata per nulla bene nemmeno a Luciano Cadeddu, il pastore dell’Oristanese che ha seguito Luigi Di Maio in Impegno Civico: il partito del quasi ex ministro si è fermato nell’Isola allo 0,90% (dato della Camera, mentre al Senato ha raccolto addirittura un più basso 0,78%). Sul fronte M5s, elezione sfumata per Mario Perantoni, avvocato sassarese, rimasto fedele agli M5s, era era terzo in lista alla Camera e non ce l’ha fatta.

Rispetto alle Politiche del 2018, non si sono candidati gli ex deputati di M5s, Emanuela Corda e Pino Cabras, passati a metà legislatura con Alternativa: in Sardegna gli ex grillini hanno proprio deciso di rinunciare alla sfida elettorale e non hanno presentato nemmeno la lista. Esperienza parlamentare conclusa pure per un’altra M5s pentita, la nuorese Mara Lapia. Stessa scelta per i deputati uscenti Alberto Scano, Nardo Marino, Paola Deiana e Lucia Scanu. Idem il senatore Gianni Marilotti, passato poi col Pd.

Alessandra Carta

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