La Regione respinge l’appello lanciato oggi da Sel, Sardegna Libera e Pd per una leggina ‘salvabaretti’ al Poetto. “La questione relativa ai chioschi può esser risolta con gli strumenti offerti dalle norme vigenti nella loro formulazione attuale – dice il portavoce del presidente Cappellacci, Alessandro Serra -. Infatti il Comune, se intende salvare i chioschi, potrebbe già legittimamente utilizzare gli strumenti paesaggistici ed urbanistici in suo possesso, che fanno riferimento all’autorizzazione di strutture precarie e temporanee e che permetterebbero di evitare la rimozione ed il successivo riposizionamento dei manufatti nel lasso di poche settimane”. Riguardo le concessioni demaniali, Serra ricorda che “le norme nazionali, recepite dalla Regione già nel 2010 e adeguate recentemente in base alle modifiche dello scorso dicembre, prevedevano già la proroga delle stesse fino al 2015, e oggi sino al 2020. Poiché inspiegabilmente il Comune ancora non ha provveduto in tal senso – conclude il portavoce – l’assessore Rassu ha già sollecitato due volte l’amministrazione del capoluogo ad adempiere al dettato normativo”.
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