Pili: “Regione complice dei poteri forti”. Cappellacci: “Sei un ignorante”

Volano gli insulti tra il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci e il suo collega di partito Mauro Pili. Oggetto del contendere, il ruolo della Regione rispetto al decreto sulla continuità territoriale aerea pubblicato lo scorso 13 marzo sulla Gazzetta Ufficiale.  Un primo passo secondo la Regione, uno scandalo secondo Mauro Pili che ha annunciato ricorso al Tar del Lazio.

Pili – che alle recenti Politiche  è stato il capolista alla Camera del Pdl –  contesta l’intero impianto del decreto e in particolare il fatto che nel periodo estivo continuino a essere previste tariffe differenziate per residente e non residenti.  “Si tratta di una discriminazione gravissima messa in atto da un governo nazionale con la complicità della Regione Sardegna”.

Un autentico siluro lanciato contro Cappellacci  pochi giorni dopo il varo della nuova giunta con la quale il centrodestra dovrebbe presentarsi tra meno di un anno alle Regionali.  Un siluro che – con l’accusa di ‘complicità’ col governo di Roma – va a colpire proprio uno dei punti cardine della nuova strategia di Cappellacci: levarsi di dosso il marchio di clone locale di Berlusconi e darsi un’immagine di politico autonomo e quasi indipendentista.

La reazione del governatore è all’altezza dell’attacco: Pili  è tacciato di ignoranza o di malafede politica ed è accusato di rendere, in modo più o meno consapevole, un servizio a quei poteri forti che afferma di voler combattere. E la sua uscita sul bando per la continuità territoriale aerea è una “sceneggiata indegna”  La conclusione è al vetriolo:” C’è un altro bando che ben si adatta al caso del deputato sardo: il bando alle ciance”.

Dopo le elezioni Politiche, la rappresentanza parlamentare del Pdl isolano si è ridotta a due deputati e un senatore. In teoria Mauro Pili dovrebbe essere il sostenitore in campo nazionale delle politiche della giunta regionale sarda. Ne è invece uno dei più accaniti oppositori. A Cappellacci resta la sponda, molto tiepida, dell’altro deputato, Salvatore Cicu. Il quale ha difeso l’operato della giunta che, a suo giudizio, “sta andando avanti con determinazione con l’obiettivo di assicurare il diritto alla mobilità dei sardi”.

N.B.

 

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