Piano casa, i lavori della Commissione: critici Anci e ordini ingegneri e architetti

Ultimi step prima del via libera entro l’anno del disegno di legge sul Piano casa che prevede incrementi volumetrici nella fascia protetta dei 300 metri, ma solo in case e alberghi costruiti prima del 1989. Il provvedimento dovrebbe approdare in Aula il 21 o il 22 dicembre, dieci giorni dopo il parere del Cal atteso per l’11.

Intanto infuriano le polemiche: Anci e ordini professionali non apprezzano il testo di 21 articoli. L’hanno manifestato con chiarezza oggi, nell’unica giornata dedicata alle audizioni in commissione Urbanistica. Il presidente dell’Associazione dei Comuni Emiliano Deiana ha elencato i punti su cui sono incentrate le critiche degli enti locali: l’ambito rurale nel paesaggio costiero, la fascia dei 300 metri dal mare, l’uso residenziale dei seminterrati, maggiore coerenza normativa e inadeguatezza degli uffici tecnici comunali.

Deiana ha poi auspicato “un provvedimento che semplifichi i procedimenti amministrativi e renda più trasparenti i percorsi istituzionali”. E ha fatto notare che “per le zone interne dell’Isola continua a non cambiare nulla”. Il presidente dell’Ordine degli ingegneri, Sandro Catta ha invece stigmatizzato in la decisione di reintrodurre il lotto minimo in agro (un ettaro), insieme con il venir meno del requisito dell’essere agricoltori professionali per poter realizzare volumetrie residenziali.

La Federazione degli architetti, con la presidente Tiziana Campus in testa, ha preso le distanze dalla legge in modo netto: “non ci riconosciamo nel ddl 108, è inefficace perchè non consente di incidere sul miglioramento della domanda architettonica”. Più “accomodanti” i geometri, che hanno chiesto di estendere i bonus volumetrici anche agli edifici interessati ai condoni. Insistono sul tema dell’agro i periti industriali e i periti agrari, contrari a interventi se non connessi all’attività del fondo e vincolati alla professione agricola.

Le audizioni proseguono tutto il giorno con Ance, Anaepa, Cna costruzioni, Confapianiem Sardegna, Legacoop, Anier, Casartigiani, Federalberghi, Associazione dei Consorzi industriali, associazioni ambientaliste (Legambiente, Grig, Italia Nostra, Wwf Sardegna, Fai) e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.

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