Incalza sul mattone, Luciano Uras, ora che in Sardegna sta prendendo forma il Piano Casa 4, ovvero la proroga alle nuove cubature sulle costruzioni già esistenti. Il senatore di Sel invita il centrosinistra in Consiglio regionale a “votare contro in Aula”.
Dunque, l’urbanistica torna a segnare il passo nel dibattito politico isolano. “Il centrosinistra dovrebbe unanimemente respingere il Piano casa 4,l’ennesima proroga della legge killer del Ppr“, è l’invito del parlamentare vendoliano.
Uras dice: “Quelle norme approvate con la legge regionale del 2009 sono state spacciate come lo strumento risolutivo per la crescita e l’occupazione, come disposizioni straordinarie per il sostegno dell’economia, e si sono rilevate un bluff enorme“.
Quindi la proposta del senatore: “La Regione di investire almeno un miliardo di euro in quattro anni, da mettere in combinazione con capitale privato e con liquidità reperibile nel sistema bancario, per un vero Piano casa“.
A sostegno della sua strategia politica, Uras ricorda i numeri scritti nel Rapporto della Cna (settore Costruzioni), secondo il quale “gli investimenti di settore sono crollati del 3,5 per cento, mentre il volume d’affari è diminuito del 2,5. Quando agli occupati – sottolinea il parlamentare – le buste paga perse hanno raggiunto il 14 per cento solo nel primo trimestre del 2013”.
Di qui la conclusione di Uras: “Quella legge è stata fallimentare, clientelare e non ha inciso minimamente sul tessuto economico-sociale della Sardegna, se non contribuendo ad aggravarlo. I Comuni sono stati espropriati della loro funzione pianificatrice del territorio e dello sviluppo. Il Piano casa è servito solo ad attaccare ed indebolire le autonomie e con esse le economie locali. A ciò si aggiunga che la norma aveva carattere straordinario, ovvero la pretesa di rilanciare l’economia in breve tempo. Invece siamo alla quarta proroga”.
Per Uras il centrosinistra “deve opporsi all’ennesimo e ha il dovere di rilanciare la proposta di un vero Piano regionale per l’edilizia. Progettiamo uno strumento urbanistico con obiettivi chiari, che parta dal recupero, la ristrutturazione e rivitalizzazione del patrimonio edilizio pubblico e privato”.
