Peste suina, sono 3500 i capi abbattuti. Incidenza del virus nell’Isola sotto l’1%

Nell’ambito della lotta alla peste suina africana dal dicembre 2017 a metà gennaio 2019 sono stati abbattuti in Sardegna 3.500 suini allo stato brado, oltre il 90 per cento in Barbagia e Ogliastra. Rispetto a un’incidenza del virus dell’1,69 per cento nel triennio 2012-2015 nei cinghiali abbattuti, si è passati allo 0,079 per cento del 2019. Nello stesso lasso di tempo i focolai nelle aziende suinicole sono passati da 223 di fine 2015 a 5 nel biennio 2018-2019. Inoltre i test sierologici hanno mostrato che gli anticorpi sulla Psa (su capi che hanno avuto un’infezione recente o pregressa) compaiono soprattutto su cinghiali adulti e non su esemplari giovani.

Sono i dati diffusi dalla Regione Sardegna all’indomani dei risultati presentati dal ministero della Salute al Comitato piante, animali, alimenti e mangimi della Commissione europea. “Questo è un obiettivo di legislatura e nella sostanza lo abbiamo raggiunto – ha detto il governatore Francesco Pigliaru – Nessuno poteva sperare di arrivare all’eradicazione completa ma siamo vicini al risultato storico di rendere irreversibile il fenomeno e cambiare il clima nei territori, convincendo l’Unione europea del fatto che la nostra Isola possa cominciare a fare quello che serve: prendere i nostri prodotti derivati dall’allevamento dei suini e cominciare ad esportarli”. Un primo risultato concreto, si ipotizza entro sei mesi, potrebbe essere quello dello sblocco della movimentazione delle carni suine per alcune aree della Sardegna: Campidano, Sulcis, Oristanese, una parte del Nord ovest e l’alta Gallura.

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“Abbiamo lavorato in solitudine con una grande squadra che ho avuto la possibilità di vedere direttamente all’opera – ha sottolineato il presidente della Regione – ho incontrato gli operatori sul campo a Nuoro senza indossare giacchette dei forestali o barracelli. Oggi siamo qui per confermare quello che tutti sanno: che abbiamo intrapreso la giusta strada superando anche manovre di boicottaggio. E a sostegno di quello che stiamo dicendo c’è anche il tentativo di appropriarsi di questi risultati dal punto di vista elettorale”.

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