Christian Solinas ha deciso di fare le cose in grande: il 28 aprile si celebra Sa Die de Sa Sardigna, la festa di vespri, la ricorrenza della cacciata dei funzionari piemontesi dall’Isola. Era il 1794. Per il governatore si profila un’ultima celebrazione da capo della Giunta, visto che le prossime Regionali sono fissate per febbraio 2024 e Solinas ha poche possibilità di essere ricandidato, almeno stando a quanto fanno trapelare i suoi alleati. Su tutti i Fratelli d’Italia.
Chissà se questo scenario politico sia lo stesso immaginato da Solinas. Fatto sta che per l’edizione 2023 di Sa Die, il presidente della Regione ha deciso di non risparmiare. Anzi. Oggi nella seduta di Giunta ha approvato una delibera da 500mila euro: tanto ha voluto stanziare per celebrare la Festa del popolo sardo, così come a Palazzo hanno ribattezzato la ricorrenza. I soldi verranno poi gestiti dall’assessorato alla Pubblica istruzione guidato da Andrea Biancareddu.
Con Sa Die arriveranno soldi in sei Comuni. La fetta più grande della torta è destinata al capoluogo, a Cagliari che dovrà gestire 260mila euro. Poi ecco 80mila euro per Nuoro e Oristano. Sassari in qualche modo è punito: ‘solo’ 45mila euro arriveranno nelle casse del Municipio guidato da Nanni Campus che col Psd’Az non va d’accordo. Ecco poi 5mila euro a Bono, nella stessa provincia del nord-ovest. Infine 30mila per Barumini, centro caro al presidente perché lì invece c’è un primo cittadino, Emanuele Lilliu, caro a Solinas.
Sommando tutti i contributi per i sei Comuni scelti, si arriva a 500mila euro tondi. Non è invece dato sapere come il governatore intenda investire materialmente queste risorse. Nelle prime righe della delibera è scritto che la giornata è sempre stata celebrata con “manifestazioni, giornate di studio, momenti di incontro e di festa con la popolazione dell’intera Isola, incentrati su rilevanti tematiche identitarie e argomenti di attualità, individuati ogni anno dalla Giunta regionale, manifestazioni che, purtroppo, negli ultimi anni non hanno potuto avere l’abituale rilevanza per via dell’emergenza pandemica”. Solinas, quindi, ha deciso di recuperare il tempo perduto. Con tutti quei soldi stanziati c’è il tanto per comprare una bandierina coi Quattro Mori a ogni sardo. Nuovi nati inclusi.