Pd senza pace: alla Direzione regionale sull’energia manca il numero legale

Ancora tensione tra i Dem sardi: manca il numero legale e nel Pd salta l’approvazione del manifesto sull’energia.

Strappo Pd sull’energia. Il report “Sardegna carbon free 2040” – ovvero la produzione di elettricità senza l’utilizzo di combustibili fossili – nemmeno è arrivato al voto, perché ieri, nella Direzione regionale convocata ieri a Oristano dal segretario Renato Soru, è mancato il numero legale.

Il leader isolano dei Dem se n’è lamentato nel suo stesso intervento. “È stato più facile – ha detto Soru – fare sintesi negli appuntamenti precedenti con 200 persone, rispetto a questa Direzione che oggi non può approvare il documento in oggetto. Ma dobbiamo fare in fretta perché ci sono da discutere tante cose e non abbiamo tempo da perdere”.

La ragione che ha spinto pezzi di partito a disertare l’appuntamento è legata proprio alla velocità con la quale il segretario avrebbe voluto trovare la convergenza. Invece il manifesto dell’energia, elaborato al Lazzaretto di Cagliari coi tavoli tematici del 18 aprile scorso, è considerato ancora poco condiviso.

A Oristano, rispetto ai 58 che compongono la Direzione con diritto di voto (ma in totale si arriva a 92), erano presenti meno di 30 persone. Tanto che il segretario ha invitato il partito a “emendare il testo per poi approvarlo alla prossima Direzione (presumibilmente a giugno, dopo le amministrative). Le assenza erano ugualmente distribuite tra tutte le correnti interne che, a parte i civatiani, hanno lavorato nei tavoli tematici di aprile. Precisamente, con Chicco Porcu per la minoranza di Ignazio Angioni, più le quattro componenti di maggioranza rappresentate dal lettiano Davide Carta, dal soriano Mauro Coni e da Cesare Moriconi per le aree Fadda e Cabras.

E se sull’energia Porcu si sta ritrovando vicino a Soru dopo un lungo gelo (a Oristano l’ex consigliere regionale era il relatore del documento da approvare), al segretario sono mancati soprattutto i voti del “suo” correntone, quello che lo ha sostenuto un anno fa. E la ragione sembra legata anche alla sovrapposizione che si rischia di avere tra il documento “Sardegna carbon free 2040” e il nuovo Piano sardo dell’energia, commissionato un anno fa dalla giunta Pigliaru con una delibera nella quale si costituiva un gruppo di lavoro allargato ad esperti dell’università di Cagliari, sotto la supervisione dell’assessorato all’Industria.

La questione del possibile doppione l’ha sollevata a Oristano da Giacomo Spissu, l’ex presidente del Consiglio regionale che è uno dei 58 della Direzione. A Oristano Spissu a detto che “il Piano regionale è anzi un ottimo documento perché tutti possiamo dare un contributo sul fronte della produzione energetica, intrecciata, come nella visione moderna, alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile”.

La sensazione è che nel Pd ci sia sullo sfondo la solita tensione tra azione della Segreteria e le decisioni dell’Esecutivo. Il ragionamento che si fa nel partito è un po’ questo: da una parte Soru pretende da Pigliaru maggior concertazione, ma dall’altra, come nel caso del documento sull’energia, concede poco tempo per il confronto. Ieri i 58 della Direzione hanno ricevuto il testo del report da votare solo alle 14, cioè due ore prima che cominciasse la riunione.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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