Pd, Giacomo Spissu a Soru: “Non ha più una maggioranza, ne prenda atto”

Lo dicono le correnti di Cabras, Fadda e Lai, affidando il messaggio a Giacomo Spissu. Ma la stessa posizione la esprimere la minoranza interna.

Giacomo Spissu, portavoce delle correnti di Antonello Cabras, Paolo Fadda e Silvio Lai,  rispedisce al mittente il ramoscello d’ulivo che Renato Soru, rimasto solo con i suoi sia nel Direttorio ristretto di ieri che nella Direzione odierna Oristano, aveva lanciato proprio questa mattina al resto del partito. “Nella Direzione di oggi – dice l’ex presidente del Consiglio regionale – la crisi del Pd si è palesata in tutta la sua gravità: il segretario non ha più una maggioranza. Ne prenda atto”.

È la prima volta che gli ormai ex alleati si Soru esplicitano in maniera così netta la rottura del patto congressuale di ottobre 2014, un concetto espresso nei giorni scorsi solo con i comportamenti, attraverso l’uscita dalla segreteria di tre delegati: il faddiano Giuseppe Frau, la cabrasiana Romina Mura e Dolores Lai, cugina dell’ex leader sardo Silvio Lai.

Nel linguaggio politico, la frase di Spissu  suona come una richiesta di dimissioni, anche se l’ex presidente del Consiglio regionale non ha pronunciato questa precisa parola. Né vuole commentarla.

La stessa lettura sulla crisi del partito la dà il deputato Siro Marrocu, per conto della minoranza interna che da due giorni si è definitivamente sfilata dal ruolo di “stampella”, non presentandosi né al Direttorio ristretto di ieri né alla Direzione di oggi. “L’attuale situazione del Pd – osserva Marrocu – impone al segretario un’assunzione di responsabilità per restituire al partito una guida, possibilmente unitaria e condivisa”.

Le dichiarazioni di Spissu e Marrocu arrivano in serata, a chiudere una giornata in cui Soru aveva richiamato all’unità del partito: convocando (questo il “ramoscello d’ulivo”) una nuova riunione della direzione per il 13 febbraio (il “ramoscello d’ulivo appunto). Ma anche precisando che “il partito esiste se discute e si esprime collegialmente nei suoi organi, come una comunità di pari”.

Fatto sta che alla convocazione del segretario a Oristano,  hanno risposto 27 degli agli 81 componenti della Direzione. Su questo aspetto le letture date da Spissu e Marrocu coincidono. “I numeri di Oristano – va avanti Spissu – dimostrano che è stato inutile insistere con la riunione odierna. Il segretario, peraltro, ha esposto se stesso e il partito a una discussione limitata e di parte, alla quale ha dovuto partecipare il presidente Pigliaru”.  Marrocu: “A volte usare il freno non vuol dire fermare l’iniziativa politica, ma evitare di sbattere. Convocando la Direzione di oggi, Soru ha fato finta di nulla rispetto al momento di difficoltà del partito”.

La misura della crisi nel Pd è data anche dalla decisione presa dagli ex civatini dopo una lunga discussione interna: la loro delegata nella segretaria, Maria Francesca Fantato, si è autosospesa, in attesa che si chiarisce la situazione del partito.

Quanto al confronto sui Trasporti, l’argomento all’ordine del giorno a Oristano, Pigliaru ha mandato una nota stampa, ricordando in premessa, seppure senza dirlo esplicitamente, di non avere la tessera Pd. “Dal segretario del maggior partito della coalizione – si legge nel comunicato – ho ricevuto un invito alla Direzione per discutere nel merito di temi su cui la nostra giunta lavora. Non ci sottraiamo mai da una discussione nel merito. E per quanto riguarda i trasporti, siamo consapevoli che la situazione è tutt’altro che semplice e stiamo affrontando difficoltà nate dalle scelte sbagliate della giunta Cappellacci. Ma la nostra idea è chiara e sappiamo in che direzione andare”.

Nel dettaglio degli interventi, il governatore ha detto: “Vogliamo una Ct1 (Continutà territoriali su Roma e Milano) rinforzata e che sia più adeguata alla crescente domanda di mobilità espressa dai sardi. Quindi con voli più rispondenti alle nostre esigenze. Sul fronte della Ct2 (aeroporti minori), puntiamo ugualmente ad avere collegamenti frequenti. È un risultato che va ottenuto lasciando spazio alla libera concorrenza da una parte e, dall’altra, aprendo la chiamata alle compagnie che siano disponibili a volare su quelle rotte garantendo prezzi bassi e tempi certi”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

Leggi anche: “Segnali di disgelo. Soru: “Ci sono problemi, ne riparleremo il 13 febbraio” 

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