Passo avanti per Provincia del Nord Est, a gennaio la legge approda in Consiglio

Slitta di poco rispetto alle previsioni, ma dopo una lunga battaglia corale, il disegno di legge che restituisce alla Gallura l’autonomia amministrativa, approderà in Consiglio regionale, subito dopo lo stop natalizio: l’8 e 9 gennaio. Lo ha stabilito ieri la Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale, che lo ha inserito nell’ordine del giorno della seduta. A illustrare il disegno di legge saranno i due relatori, di schieramenti opposti ma uniti per l’obiettivo finale, Giuseppe Meloni del Partito democratico e Giuseppe Fasolino di Forza Italia, che sin dal principio hanno condotto la battaglia.
La proposta di legge approvata dalla Commissione Autonomia chiede la “restituzione” della provincia Olbia-Tempio, cancellata dal referendum regionale del 2012 e “riabilitata” da quello costituzionale e di valenza nazionale, nel dicembre 2016.

Presentata il 16 marzo 2017 dai quattro esponenti galluresi nell’Assemblea consiliare, Giuseppe Meloni (Pd), Giuseppe Fasolino (Fi), Giovanni Satta (Psd’Az) e Pier Franco Zanchetta (Upc), la proposta punta alla riconfigurazione della provincia del Nord-Est Sardegna. “In deroga – si legge nel testo, di un articolo, modificato dopo la discussione in Commissione – a quanto previsto dall’articolo 25 della legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 (Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna), è istituita la Provincia del Nord-Est Sardegna la cui circoscrizione territoriale è formata dai seguenti Comuni: Aggius, Aglientu, Alà dei Sardi, Arzachena, Badesi, Berchidda, Bortigiadas, Buddusò, Budoni, Calangianus, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Monti, Olbia, Oschiri, Padru, Palau, San Teodoro, Sant’Antonio di Gallura, Santa Teresa Gallura, Telti, Tempio Pausania, Trinità d’Agultu e Vignola“.

Le motivazioni sono chiare e per i proponenti solide: “Non solo i fattori territoriali, ma anche le esigenze economico- imprenditoriali e politico-culturali”, si legge nella relazione che accompagna il testo. “È noto infatti che il territorio della istituenda nuova Provincia del nord-est, oltre ad essere ricco di risorse naturali in diversi comparti quali il settore agricolo, il caseario, il lapideo, il sughericolo, il vitivinicolo, vanta una naturale vocazione nel campo ambientale, turistico e dell’accoglienza”. “Questo, in primis – prosegue il testo – mediante il marchio ‘Costa Smeralda’ che rappresenta concretamente un brand di qualità esportato a livello mondiale, per continuare con il monte Limbara (la seconda vetta della Sardegna), il territorio del Monte Acuto, e non ultimo, l’arcipelago di La Maddalena”.

Un lavoro di oltre un anno, quello dei consiglieri regionali galluresi, insieme con i ventisei sindaci compatti della ex Provincia di Olbia-Tempio, le associazioni di categoria, i presidi delle scuole. Giuseppe Fasolino, secondo firmatario della proposta di legge, non ha dubbi: “Da qualsiasi parte la si voglia vedere la Provincia è necessaria – sostiene con forza – basta considerare i numeri sia a livello economico, demografico, turistico: parametri che la politica ha il dovere di considerare, sarebbe un’ottima risposta della politica all’antipolitica”. Ed è una richiesta forte dei cittadini: “La Gallura è stata l’unica Provincia che al referendum regionale sulla cancellazione delle Province non ha raggiunto il quorum, ai galluresi non interessava”. “Mi auguro che il percorso in Aula sia lineare”, conclude il sindaco di Golfo Aranci.

Mar. Pi.

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