I partiti hanno cambiato idea: proposta di legge per ritornare alle otto province

Il ritorno alle otto province (con l’aggiunta della città metropolitana di Cagliari) e all’elezione diretta degli organi degli enti intermedi: lo prevede una proposta di legge presentata in Consiglio regionale dal gruppo Art1-Sdp (ex Sel), ma che porta la firma anche di esponenti di Pd, Upc, Fratelli d’Italia, Psd’Az e Rossomori. Obiettivo: metter fine alla stagione commissariale da parte di “amministratori straordinari” e restituire operatività e slancio nella gestione dei territori.

Attualmente, in Sardegna, secondo la riforma degli Enti locali approvata nel 2016, le province sono quattro (Sassari, Nuoro, Oristano, Sud Sardegna) più la Città metropolitana di Cagliari: il presidente e i consigli provinciali sono votati solo da sindaci e consiglieri comunali. Nell’Isola le elezioni di secondo livello si sarebbero dovute tenere il 15 ottobre, ma un mese fa il Consiglio regionale ha approvato una leggina che prevede lo slittamento entro il 31 dicembre di quest’anno. Questo anche per via di un disegno di legge depositato in Senato e col quale si propone di reintrodurre l’elezione diretta degli organi politici. Ora c’è la proposta di Art1-Sdp che, tra le altre cose, fissa a dieci il numero dei consiglieri dell’assemblea.

“Vogliamo il ritorno alla democrazia e all’autogoverno nelle periferie – ha spiegato il consigliere Luca Pizzuto – per troppo tempo nei territori sono state scippate risorse e servizi”. Un ritorno al passato dopo la legge Erriu del 2016? “Non ho sostenuto la riforma della maggioranza”, ha precisato l’esponente di Art 1 Sdp. D’altra parte, “ritenevo falsa la narrazione del centrodestra che definiva le province uno spreco”. Infatti ha aggiunto: “È sotto gli occhi di tutti che con l’abolizione delle province non si sono risolti i problemi, non sono arrivati i soldi, abbiamo strade e scuole abbandonate e servizi carenti”. Non solo: “Negli ultimi dieci anni – ha proseguito Pizzuto – lo Stato ci ha scippato 400 milioni di euro nonostante noi continuiamo a pagare le tasse per far funzionare le province”. Sui tempi di approvazione, a pochi mesi dalla fine della legislatura, il consigliere di Art1-Sdp parla di “volontà trasversale del Consiglio, anche se non sarà semplice. Ma faremo battaglia”.

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