Palcoscenico Buoncammino

Il carcere di Cagliari come un palcoscenico. Un deputato, Mauro Pili, in un una settimana c’è stato quattro volte. Due da solo e altre due con accompagnatori illustri quali Gigi Riva e il proprietario de l’Unione sarda e di Videolina Sergio Zuncheddu.

All’esterno del carcere, sempre in meno di una settimana, si sono svolte già due manifestazioni. La prima sabato scorso quando, in concomitanza col primo interrogatorio di Massimo Cellino,  i tifosi si sono ritrovati alle 9 nel chiosco-bar davanti all’ingresso del carcere e hanno fatto colazione là per prendere, simbolicamente, un caffè assieme al presidente rossoblu. Il giorno dopo, domenica, sono tornati là e hanno seguito la diretta della partita Pescara-Cagliari fraternizzando con i detenuti che, da dietro le sbarre, sventolavano bandiere del Cagliari.

Non è finita perché stasera, organizzata attraverso un passa parola su Facebook, davanti a Buoncammino si svolgerà una fiaccolata di solidarietà al sindaco di Quartu Mauro Contini e all’assessore Stefano Lilliu.

Mai si era visto un simile affollamento fuori dal carcere e, quanto ai ‘visitatori, neanche al suo interno. Né un simile intreccio tra motivazioni diverse: la solidarietà umana verso persone che vivono una situazione difficile, ma anche la volontà di utilizzare tutte le occasioni possibili di visibilità nella fase finale di una campagna elettorale complicata. Sfruttando i sentimenti dei tifosi, la notorietà dei personaggi che si trovano in carcere. E, alla fine, aggiungendo a essa la notorietà dei visitatori.

Ma l’iniziativa di Mauro Pili (deputato uscente ma anche capolista del Pdl alle elezioni politiche di domenica e lunedì) con tutta probabilità è andata oltre le regole. E il procuratore della Repubblica di Cagliari Mauro Mura ha aperto un fascicolo (affidato al sostituto procuratore Gaetano Porcu) sulle due visite a Massimo Cellino di Zuncheddu e Riva.

La probabile violazione delle norme che regolano la possibilità di accesso nelle carceri e stata compiuta in una fase molto delicata dell’inchiesta. Un fase nella quale, secondo  magistrati, esistono ancora le ragioni che hanno determinato gli arresti. E cioè il pericolo di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato.

Per questo motivo il giudice per le indagini preliminari Giampaolo Casula ha respinto la richiesta di scarcerazione dell’assessore Stefano  Lilliu. E per lo stesso motivo il pubblico ministero Enrico Lussu ha dato parere negativo all’analoga istanza presentata dai difensori di Cellino (sulla quale il Gip deciderà oggi). Tutto fa pensare che il parere sarà negativo anche per il sindaco di Quartu Mauro Contini.

N.B.

 

 

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