Pagelle alla Giunta, al 6 non arriva nemmeno l’assessore all’Ambiente

La Giunta di Christian Solinas non strappa la sufficienza nemmeno sull’Ambiente, la cui delega è affidata a Gianni Lampis in quota Fdi. “Ci sono questioni importanti e fondamentali che continuano a restare irrisolte – dice il segretario generale della Cisl, Gavino Carta“. Il giudizio del sindacalista fa parte di uno Speciale che Sardinia Post ha dedicato all’Esecutivo regionale per tracciare un bilancio di fine anno. Il primo blocco di pagelle è stato pubblicato sabato 11 dicembre (leggi qui). Oggi il secondo (leggi qui).

“A oggi – sottolinea Carta – la Regione non ha ancora deciso chi si deve occupare di bonifiche in Sardegna nelle ex aree minerarie e nei siti industriali dismessi. In Sardegna il lavoro possono farlo sia l’Igea che il GeoParco, e sarebbe un modo per creare occupazione stabile centrando il traguardo fondamentale del recupero del territorio. Ma è tutto fermo”.

Carta punta i fari pure su un’altra emergenza dell’Isola: “Le politiche contro il dissesto idrogeologico, che ugualmente sono in capo all’assessorato all’Ambiente, avrebbero merito miglior fortuna. La prevenzione degli alluvioni passa anche dalla riforestazione dell’Isola. Ma questa maggioranza non è andata oltre il cambio del contratto, inquadrando i lavoratori dei cantieri come regionali, ma dimenticando che hanno un’età media di 57 anni e oltre la metà di loro ha limitazioni di tipo fisico. È stato del tutto trascurato il tema gli investimenti in attrezzature e mezzi di lavoro”.

Il segretario della Cisl ricorda che “con estrema urgenza va gestita anche la partita della Transizione ecologica ed energetica, in modo da collegare gli interventi in materia attraverso un piano integrato che metta al centro l’economia circolare. È necessario – continua Carta – mettere a sistema le risorse che abbiamo attraverso una impostazione sostenibile“.

Proprio sul tema delle rinnovabili, il segretario generale della Cisl lancia la sua proposta: “La Sardegna può candidarsi come piattaforma della green economy, ma occorre prendere decisioni rapidamente. Anche perché l’ambiente rientra tra le materie della legislazione concorrente, ciò significa che la Regione può essere protagonista delle scelte, adottando un modello che metta insieme il rispetto dell’ecosistema con l’inclusione sociale, gli obiettivi produttivi e la promozione dell’occupazione. La transizione è uno dei driver del dispositivo di resilienza varato dal Governo e dall’Europa attraverso il Pnrr e dell’Agenda 2030 voluta dall’Onu”.

Carta non ha dubbi: “Solinas deve qualificare la seconda parte della legislatura attraverso una governance partecipata, alla transizione ecologica ed energetica bisogna lavorare insieme. Questo riguarda anche il sistema dei trasporti, così come la gestione dei rifiuti. Ma sinora la Giunta non ha nemmeno accennato la volontà di mettere in campo un progetto simile”.

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