Ospedale di Sorgono, scatta la protesta: sindaci e personale sul piede di guerra

Carenza di personale e di attrezzature sanitarie in ospedale, medici di base che non vengono sostituiti e ora il distretto sanitario di Sorgono, a cui fanno riferimento 13 paesi della Barbagia Mandrolisai, cede anche il centro prelievi, azzoppato dall’assenza di due infermieri su cinque che prima riuscivano a garantire 12 punti in un territorio a prevalenza di anziani.

Dopo la protesta delle comunità di Nuoro e Ogliastra anche i sindaci della Barbagia Mandrolisai annunciano la mobilitazione, dopo l’incontro che si è tenuto oggi nella sala conferenze dell’ospedale di Sorgono. “Sarà una mobilitazione a tutto campo – annuncia Cristina Sedda, presidente del distretto sanitario e sindaco di Ovodda -. Non ci dicono chiaramente che l’ospedale di Sorgono chiude, ma è come se lo facessero perché ogni giorno ci vediamo i servizi ridotti: i reparti cadono uno dopo l’altro, non ci sono medici né infermieri sufficienti, l’approvvigionamento del materiale sanitario è carente, i medici di base sono passati da 17 a 12, con tanti pazienti non serviti.

A Tonara per esempio c’è un comitato di lotta per avere un secondo medico di base per 500 pazienti che ne sono privi – osserva – Noi vogliamo il diritto alla salute così come i cittadini degli altri territori che hanno posizioni geografiche più felici rispetto al nostro. Abbiamo diritto sia a un servizio ospedaliero degno di questo nome che a un servizio territoriale funzionante: i nostri paesi sono a prevalenza di anziani a cui le cure attualmente non sono garantite”.

Dalla riunione di oggi sarà redatto un documento da portare all’approvazione dei consigli comunali dei 13 paesi in vista della mobilitazione. Il distretto sanitario di Sorgono sarà presente inoltre all’incontro dei Distretti territoriali che si terrà il 7 novembre a Nuoro. “Così non si può andare avanti – incalza la sindaca di Tonara Flavia Loche -, i problemi sanità sul territorio sono sempre più drammatici: tra qualche giorno resterà aperto solo il centro prelievo di Sorgono e chiuderanno tutti gli altri. Ci mancano i medici di base: il mio comune è occupato da 15 giorni per protestare contro questa situazione. Noi sindaci non sappiamo più come dare risposte ai nostri cittadini: è evidente che togliendoci i servizi di base vogliono chiudere anche i nostri paesi, ma noi lotteremo per impedirlo”, conclude.

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