Un centinaio di milioni per la sanità, di cui 46 per la proroga di contratti Covid; 32 milioni per caro energia, con un fondo emergenza che gestiranno i Comuni; 20 milioni per l’agricoltura; 22 per i Consorzi di bonifica; 18 milioni per l’artigianato in modo da favorire l’applicazione delle legge 949 sull’acquisto di macchinari e materie prime; 60 milioni per le misure antispopolamento; 20 per il lavoro in particolare per la copertura del bando ‘Resisto‘; 42 per le opere pubbliche. Sono queste le voci di spesa più importanti della Omnibus, approvata ieri in exstremis prima della mezzanotte, perché così doveva succedere per garantire l’inserimento delle somme nei capitoli di spesa.
La Omnibus 2 è passata coi soli voti della maggioranza: in Aula per il centrodestra erano in 27; si sono poi contati 18 contati e due astenuti. Il valore totale della maxi variazione di bilancio si conoscerà oggi: si è partiti da 200 milioni e con i circa 140 emendamenti della Giunta potrebbe arrivare a 300 milioni. Per permettere l’inserimento delle modifiche presentate dall’Esecutivo, di pomeriggio si è dovuta riunire la commissione Bilancio presieduta dal sardista Stefano Schirru che è partita da 170 emendamenti, ma ha dovuto rinunciare a dare il via libera a una trentina di modifiche per assenza di tempo.
Oggi si capirà se il presidente Christian Solinas ha fatto rispettare gli accordi tra la maggioranza e il centrosinistra oppure c’è stato il blitz e il centrodestra ha proseguito la discussione della legge a tempo di record inserendo alcune delle cosiddette norme intruse, ovvero quelle non strettamente attinenti con la materia finanziaria.
Nella maxi variazione di bilancio, c’è anche un regalo per i ricciai, con il centrodestra che si rimangia nuovamente il blocco per essere stata incapace di garantire gli aiuti nei tempi. Da oggi 1° novembre e sino al 30 aprile 2023 la raccolta dei ricci è di nuova consentita. Era stata bloccata nel 2012 per quattro anni attraverso una legge approvata un anno fa. Il, nuovo via libera scatta grazie a un emendamento presentato dal consigliere regionale del Psd’Az, Nanni Lancioni.