Nuovo Piano casa, la legge arriva in Consiglio: si annuncia battaglia in aula

La nuova legge sull’edilizia arriva oggi in Consiglio regionale a 102 giorni dalla scadenza del vecchio Piano casa – il 29 novembre – e ad oltre 5 mesi dalla sua presentazione. La discussione generale si aprirà questo pomeriggio alle 16 mentre l’esame degli articoli slitterà alla prossima settimana. Si annuncia battaglia in Aula tra maggioranza e opposizione, con il centrodestra che già in queste settimane ha ‘cavalcato’ le critiche e le preoccupazioni di costruttori, sindacati e associazioni di categoria per la mancata proroga del vecchio Piano casa. “Oggi sarebbe facile affermare ‘Noi ve lo avevamo detto che i tempi sarebbero stati lunghi e che sarebbe stata opportuna una proroga di 6 mesi’ – sottolinea la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti – E’ vero che gli artigiani sono abituati a costruire e a creare con pazienza. Ma ormai anche la pazienza ha un limite. Purtroppo per l’ennesima volta stiamo certificando che i tempi della politica non sono quelli delle imprese”. “Alla lentezza esasperante della politica si uniscono i numeri, da due fonti ben diverse fra loro, per nulla esaltanti, degli occupati del settore – ricorda Folchetti – La prima fonte è l’Agenzia regionale per il lavoro che pochi giorni fa, attraverso il Bollettino di marzo 2015 con dati relativi al IV trimestre 2014, riporta proprio come nelle costruzioni le nuove assunzioni siano 4.134 e le cessazioni 5.582, per un saldo di -1.448 addetti. La seconda fonte è l’Istat – prosegue – Questi dati segnalano che alla fine del 2014, gli occupati nelle costruzioni in Sardegna erano 45.479. Entrando nel particolare, le rilevazioni del 2014 segnalano 39.117 addetti nel primo trimestre, 45.381 nel secondo, un aumento nel terzo con 51.720 occupati, ma nuovamente un crollo nel quarto con 45.699”. All’inizio di febbraio, attraverso una lettera, Confartigianato aveva chiesto un incontro urgente al governatore Pigliaru per rappresentare la situazione del comparto e per lavorare a delle soluzioni. “Non abbiamo ricevuto nessuna risposta”, commenta Folchetti.

Il Piano Casa “deve diventare legge con assoluta celerità”. Lo chiede la Filca Cisl “in un momento delicato per il settore, con i drammi che la crisi più generale ha provocato nel settore edile sardo. Dal 2008 ad oggi – sottolinea il sindacato – sono stati cancellate oltre 30 mila buste paga, il Pil è più che dimezzato, il monte salari in caduta libera passato da quasi 400 milioni annui agli attuali 160 milioni. Occorre favorire – continua il sindacato – la ripresa dell’edilizia perché ciò è garanzia di creazione di nuovo lavoro, diretto ed indotto. Sopratutto perché la situazione stagnante dell’economia e del lavoro sardo non consente di indugiare oltre”. La Filca Cisl chiede al Consiglio Regionale, “dopo oltre tre mesi di vuoto legislativo, di superare le incertezze e dare alla Sardegna un nuovo Piano Casa. Questo consentirà – spiega – di dare certezze ai cittadini, soprattutto dare certezze a coloro che intendono investire sul mattone e nel contempo rivitalizzare quei settori che contraddistinguono il mondo delle costruzioni, da tempo in agonia”.

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