Nuova giunta. Verso la conferma di tutti gli indagati

La settimana prossima la Sardegna dovrebbe avere la nuova giunta che la trascinerà fino alle prossime elezioni regionali. Sarà, cioè in carica per circa un altro anno. Per martedì è prevista una riunione della coalizione e dopo, e nei giorni immediatamente successivi, si avranno i nomi dei nuovi assessori.

Sul piano della composizione politica la principale novità è l’uscita del Partito sardo d’Azione (che però garantirà l’appoggio esterno) e dunque del suo rappresentante, l’assessore ai Trasporti Christian Solinas. L’altra potrebbe essere la nascita di un nuovo gruppo consiliare. Ne farebbero parte l’assessore al Lavoro uscente Antonello Liori il quale si era candidato senza successo alle Politiche nella lista ‘Fratelli’ d’Italia e altri tre consiglieri (Mario Diana, Nanni Campus, Teodoro Rodin). Per formare un gruppo (il minimo è cinque componenti), ne manca uno. Si fa in nome di Massimo Mulas. Fatto sta se il gruppo nascerà avrà un suo rappresentante in giunta che potrebbe essere lo stesso assessore Liori che lascerebbe il Lavoro per prendere il posto lasciato libero dal sardista Solinas e perciò sarebbe il nuovo assessore ai Trasporti.

Per il Lavoro si continua a fare con insistenza il nome di un ‘tecnico’, Franco Manca. Ma si parla anche dell’attuale assessore all’Ambiente, l’Udc Andrea Biancareddu, di recente condannato a condannato ad un anno di reclusione, con pena sospesa, per ‘usurpazione di funzioni pubbliche’. A meno che il leader dell’Unione di centro Giorgio Oppi non decida di rientrare in giunta, naturalmente a occuparsi di Sanità. Siccome i posti  per l’Udc dovrebbero essere due, il rientro di Oppi farebbe fuori Biancareddu, perché la conferma dell’attuale assessore udc alla cultura Sergio Milia (che si è candidato senza successo alla Politiche) pare più probabile. Tanto più che se Oppi andasse alla Sanità, bisognerebbe trovare un posto per l’attuale assessore, Simona De Francisci (Pdl) e quel posto sarebbe appunto l’Ambiente. Oppure la Cultura se il ‘sacrificato’ fosse Milia.

Il giro di poltrone, deve tenere conto di un altro assessore che, al pari di Liori e di Milia, si è candidato senza successo (con la ‘Scelta civica’ di Monti) alle Politiche. E’ una delle questioni più delicate quella di Giorgio La Spisa, già vicepresidente della giunta oltre che responsabile del Bilancio e della Programmazione. I Riformatori l’hanno preso in carico facendo quadrato attorno a lui, Cappellacci non lo può vedere. L’ipotesi più probabile e che la Spisa esca, la certezza è che se dovesse rimanere andrebbe a un altro assessorato. Ma quale? Così come per l’Udc, anche per i Riformatori i posti disponibili sono due e per far rientrare La Spisa dovrebbero lasciare la poltrona o Luigi Crisponi (Turismo) o Angela Nonnis (Lavori Pubblici), che invece sono già dati per confermati. Ma va detto che, se proprio si dovesse sacrificarne uno, il più a rischio è Crisponi, se non altro per il problema della salvaguardia della presenza femminile.

Ma chi prenderebbe il posto di La Spisa al Bilancio e alla Programmazione? Il nome che si fa con più insistenza è quello di Alessandra Zedda, attuale assessore all’Industria, che potrebbe essere sostituita da Giorgio Locci, un uomo del Sulcis. E questa tra l’altro sarebbe anche una scelta ‘simbolica’ da spendere in vista della campagna elettorale.

Il fatto è che gli aspiranti sono più delle dodici poltrone disponibili, metà delle quali è destinata al Pdl. Altre quattro (due a testa) come si è detto sono per Udc e Riformatori e le due che rimangono sono una per il nuovo gruppo ‘Fratelli d’Italia’, se come pare riuscirà a nascere, e l’altra per l’Uds, cioè l’Unione democratica sarda dell’eterno Mariolino Floris (che sarebbe confermato agli Affari generali).

Altri assessori confermati dovrebbero essere all’Urbanistica Nicola Rassu e all’Agricoltura Oscar Cherchi. In questo modo resterebbe anche inviata (nel caso della conferma di Biancareddu, condannato come si è detto per usurpazione di funzioni pubbliche) la presenza di condannati, indagati o rinviati a giudizio nella giunta regionale. Infatti Oscar Cherchi è stato rinviato a giudizio, assieme a Mariolino Floris, per peculato nell’ambito dell’inchiesta sui fondi dei gruppi consiliari. Mentre proprio ieri il presidente Cappellacci è stato rinviato a giudizio per bancarotta a conclusione dell’inchiesta sul crac milionario della Sept Italia.

 

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