Nuoro, giunta Soddu in bilico dopo la rottura con il Psd’Az

Ancora qualche giorno di tempo per sapere se la Giunta di Andrea Soddu, che da tre anni amministra il Comune di Nuoro, regge o andrà a casa. Dopo la rottura con il Psd’Az, la seconda forza politica della maggioranza con tre consiglieri e due assessori, quest’ultimi ‘licenziati’ dal primo cittadino, il sindaco ha deciso di congelare la situazione in attesa di capire con gli alleati, nei prossimi giorni, se ha ancora la maggioranza o se dovrà rassegnare le dimissioni. Scelta tutta politica, spiega Soddu, quella di togliere le deleghe ai due assessori sardisti, Giuliano Sanna (Urbanistica e Ambiente) e Antonio Belloi (Lavori Pubblici e Sport), dopo la decisione del Pdsd’Az di allearsi per le Politiche con la Lega di Salvini. “Quando abbiamo iniziato il percorso elettorale, il Psd’az, unico partito in una coalizione di liste civiche, si posizionava in una zona ideologica neutra – ricostruisce il sindaco – Oggi quel partito ha fatto scelte particolari, che non fanno venire meno l’amicizia per gli assessori, ma portano a una verifica politica che apriremo subito. Verificheremo l’esistenza dei numeri per capire se c’è una maggioranza – conferma Soddu – Nel frattempo però, la vita amministrativa del Comune deve proseguire, e in questo periodo limitato di tempo ho deciso di procedere togliendo le deleghe”.

Sino a qualche mese fa i consiglieri nuoresi del Psd’Az erano quattro: Adriano Catte, Claudia Camarda, Viviana Brau e Graziano Siotto e insieme avevano firmato la lettera nella quale contestavano l’alleanza con la Lega di Salvini (leggi qui). Ma Catte aveva deciso di lasciare il gruppo dei Quattro Mori e approdare in quello Misto, garantendo pieno sostegno all’amministrazione Soddu. Sugli altri tre, se condo i quali i problemi in maggioranza sono pregressi rispetto all’alleanza dei sardisti con la Lega, è in corso la verifica. Stanno invece col sindaco dodici consiglieri che diventano tredici contando Soddu: oltre a Catte, ecco Fabrizio Beccu, Marcello Calia, Fausta Moroni, Giovanni Mele (Scegliamo Nuoro), Giovanna Zedde, Eleonora Angheleddu, Michele Siotto (La Base Nuoro), Annamaria Musio, Emilio Zola (Ripensiamo Nuoro), Paolo Manca, Francesco Fadda (La città in Comune). I nove dell’opposizione sono invece Saiu, Sanna, Sulas, Bianchi, Moro, Porcu, Montesu, Brodu e Gusai.

Con questi numeri, la Giunta rischia di tornare a casa: prima poteva contare su 16 consiglieri su 25, adesso solo su 13. “L’alleanza dei 4 Mori con la Lega era chiara fin da febbraio quando io e Belloi siamo stati riconfermati e il sindaco non ha avuto nulla da dire – dice Giuliano Sanna – ora la soluzione dipende da lui”. L’opposizione cavalca la spaccatura e chiede le dimissioni di Soddu. “La reazione del sindaco di revocare due assessori con deleghe pesanti è gravissima – denunciano Leonardo Moro del centrosinistra e Pierluigi Saiu di Uniti per Nuoro – La Giunta non ha più la maggioranza e rimanere aggrappati alle poltrone è solo egoismo politico. La città ha bisogno di un governo forte non di una coalizione a pezzi”.

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