Nomine illegittime in sanità. Nieddu: ‘Tutto ok in 60 giorni’. Agus: ‘Transizione irrisolta’

Alessandra Carta

Le nomine secondo legge, ovvero con contratti non brevi e il rispetto dei requisiti anagrafici e professionali, verranno fatte entro i prossimi sessanta giorni. Mario Nieddu, l’assessore alla Sanità, lo ha detto oggi ai consiglieri regionali della Sesta commissione, quella che si occupa di Salute. L’esponente leghista della Giunta nulla ha precisato su questa fase di transizione, dopo la nota del 19 aprile con la quale di Uffici di via Roma, per il tramite della dg Francesca Piras, hanno definito criteri e procedure per l’assegnazione degli incarichi di direttore sanitario (Ds) e amministrativo (Da). Tanto che Francesco Agus, il capogruppo dei Progressisti, parla di “nodo irrisolto”.

Nieddu ha metto sul tavolo la scadenza dei sessanta giorni perché tra due mesi si chiude il termine per la firma degli atti aziendali, ovvero gli strumenti amministrativi che in ogni singola Azienda sanitaria definiscono l’organizzazione e le articolazioni. E siccome con la riforma del centrodestra le Asl hanno preso il posto delle Assl, bisogna ripartire da questi documenti programmatori.

Ovviamente non ci potranno essere vizi. Ragion per cui, dopo la nota del 19 aprile il tipo di contratti dei futuri manager andranno fatti per bene, con annessa certosina verifica sui requisiti. A cominciare dalla durata degli affidamenti, visto che nei ruoli di Ds e Da la normativa vigente non contempla gli incarichi brevi, a differenza di come il centrodestra ha gestito la partita delle nomine in tutte le Aziende, a partite da gennaio 2022.

Sardinia Post, la scorsa settimana, ha ricostruito la mappa organizzativa dell’assistenza medica e ospedaliera in Sardegna, scoprendo che molti dei manager ingaggiati nel Sistema sanitario sardo, su indicazione della politica, non sono regolari. Alcuni per il superamento dei 65 anni di età, altri per la mancata esperienza quinquennale di dirigenza in una struttura complessa, cioè di medie o grandi dimensioni. A salvarsi sono state solo le nomine alla Asl 8 di Cagliari, alle 5 di Oristano e al Bortzu. Tuttavia nemmeno qui si può parlare di assoluta correttezza della procedura seguita perché i contratti hanno una durata breve, contraria alla legge.

Oggi Nieddu ha dato la scadenza ultima per la correzione del problema, che resta l’ennesimo pasticcio di un centrodestra disorganizzato e non all’altezza, a giudicare dalle proteste e dalle ripetute denunce rese pubbliche dai sindacati di medici e infermieri. I sessanta giorni di cui Nieddu ha parlato vogliono dire che entro luglio tutto deve verrà rimesso a posto.

L’assessore, però, non ha chiarito cosa succede da qui all’estate. E per Agus non è un problema di poco conto. Infatti: con le nomine illegittime, possono essere impugnati gli atti che firmano i Ds e i Da senza i requisiti. Ma su questo “Nieddu non ha dato risposta”, dice il capogruppo dei Progressisti. “La transizione sarà non gestita”, prosegue Agus, sottolineando che a fare la differenza “sarà il buon senso” dei manager in carica ma senza averne più diritto. Ma la pubblica amministrazione dovrebbe funzionare seguendo ben altre regole e procedure.

Alessandra Carta

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