Nomine Dg in Regione: ricorso contro la delibera di Solinas

La Regione di Christian Solinas finisce davanti al giudice del lavoro per “condotta antisindacale”. Il ricorso l’ha presentato lo Sdirs, la sigla autonoma dei dirigenti guidata da Cristina Malavasi. Oggetto della contesa giudiziaria la costituzione di una lista di candidati dal quale attingere per nominare i Dg.

L’opposizione davanti al giudice del lavoro ruota intorno alla delibera 27/14 del 9 luglio 2021 con la quale la Giunta autorizzava la composizione di “un elenco” ad hoc. La violazione, stando allo Sdirs difeso dall’avvocato Salvatore Pilurzu, sta nel fatto che la lista degli idonei era “preventivamente costituita”. Non solo: essendo unica per tutti i ruoli da ricoprire “non ha tenuto in conto le competenze professionali necessarie a ricoprire adeguatamente il singolo incarico”, così come richiesto dal contratto regionale per il comparto dirigenti.  

La delibera 27/14 faceva parte di un disegno più complesso: la sua approvazione era infatti arrivata a pochi giorni dalla pubblicazione sul Buras della legge 10 sui maxi staff, quella che prevedeva, tra gli altri, la rimozione dei Dg ai rispettivi posti di comando. A farne le spese furono intanto i direttori generali non considerati più amici dopo la partecipazione al pranzo di Sardara. Quindi ecco il benservito ad Alessandro Naitana e Antonio Casula, mandati via rispettivamente dall’Industria e dal Corpo Forestale. Ma il siluramento scattò anche per Dg come Cinzia Lilliu, menzionata nel ricorso dello Sdirs e cacciata dalla Centrale di committenza senza motivo.

Sul caso della Lilliu il sindacato dei dirigenti si sofferma a lungo, perché con la Dg allontanata dagli uffici che gestiscono gli appalti e spostata all’Autorità di gestione del programma operativo Eni Cbc Med è stato applicato per la prima volta l’elenco degli idonei. Questo, almeno, è stato scritto dall’assessorato al Personale nel decreto di nomina. Di tutt’altro segno, invece, la posizione dello Sdirs. Nella condotta antisindacale di cui la Regione è chiamata a rispondere, c’è il fatto che la delibera 27/14 risulta adottata senza “previa informazione” dei sindacati, un passaggio di legge invece obbligatorio. 

Lo Sdirs chiede al giudice del lavoro di dichiarare la condotta antisindacale della Regione e di “sospendere l’efficacia della delibera 27/14 nonché tutti gli atti conseguenti”. In particolare la nomina all’Eni Cbc. Il sindacato fa notare anche un dettaglio di non poco conto, che dà la misura esatta sull’insofferenza di Solinas verso i richiami alla legittimità: nel ricorso si parla a più riprese di “comunicazioni” dello Sdirs “rimaste prive di riscontro”. Tradotto: la presidenza della Regione non si è nemmeno degnata di rispondere. (al. car.)

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