Nessun dietrofront sul cimitero dei feti. Soru: ‘La modifica è stata solo una finta’

“Dopo la bagarre scatenata dall’obbligo di seppellimento per i feti con meno di venti settimane di gestazione, è stato cancellato quel passaggio dal testo della mozione. Ma, in realtà l’obbligo è comunque previsto“. La consigliera comunale Pd, Camilla Soru, non abbassa la guardia dopo il dietrofront di Stefania Loi, la sua collega Fdi che ha proposto la mozione. “Hanno cancellato quella frase, ma la mozione chiede comunque al sindaco e alla Giunta di adottare ‘quanto previsto dalla circolare emessa dal ministero della Sanità in data 16 marzo 1988’ – spiega – e quella circolare, ormai superata, contiene proprio quel passaggio che è stato solo simbolicamente cancellato“.

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La vicenda. La consigliera di Fratelli d’Italia ha presentato una mozione, sottoscritta da altri quattordici esponenti della maggioranza, per chiedere che al cimitero di San Michele venga creato il ‘Giardino degli angeli‘, uno spazio dove poter seppellire i feti abortiti, e istituito il ‘Registro dei bambini non nati‘. In un passaggio veniva chiarito che, nonostante la normativa vigente non riconosca come ‘nati morti’ i feti con meno di venti settimane di gestazione, i genitori possano chiedere che vengano seppelliti. Ma la mozione si spingeva oltre: “Si ritiene che il seppellimento debba di regola avvenire anche in assenza di detta richiesta”. Questo ha scatenato polemiche tra i banchi dell’opposizione, ma anche fuori dal Comune. A quel punto è arrivato il dietrofront della maggioranza e la mozione depositata in Comune è stata modificata. Stefania Loi ha provato a giustificarsi, ma ora l’opposizione insiste facendo notare che si sarebbe trattato di un’operazione di facciata e l’obbligo di far seppellire i feti dopo le interruzioni di gravidanza è sempre previsto dalla mozione perché inserito nella circolare dell’allora ministro della Sanità, Carlo Donat-Cattin.

La promotrice. Ieri Stefania Loi ha assicurato di voler andare avanti con la sua battaglia, dopo aver cancellato la parte contestata della mozione (definendola un ‘refuso’), e su Facebook ha ribadito il suo punto di vista: “Sinistra becera contro le donne che amano la vita. Porto avanti le mie idee con orgoglio e convinzione, faccio una battaglia di civiltà – ha scritto -. Non vi è nessuna intenzione di imporre alcunché. Voglio semplicemente offrire un luogo di raccoglimento. Questa è umanità”.

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L’opposizione. La scelta della maggioranza di andare avanti con la proposta di Stefania Loi porta a nuove reazioni dell’opposizione. “Non capiamo questo accanimento nel cercare un luogo di raccoglimento dove ‘donne, coppie, famiglie possano raccogliersi in preghiera’ – scrivono le consigliere di centrosinistra Camilla Soru, Francesca GhirraFrancesca Mulas e Giulia Andreozzi -. Non lo capiamo, perché lo spazio esiste già: al cimitero di San Michele ci sono tre lotti per le sepolture a terra e uno per le sepolture in loculi. Chiunque perda un bambino, che si tratti di embrione sotto le 20 settimane di gestazione, di feto tra le 20 e le 28 settimane, di bambino nato morto può scegliere in quale punto del cimitero seppellirlo, magari nella stessa sepoltura di altri familiari, magari nello spazio destinato proprio ai bambini, secondo quanto già previsto dal regolamento comunale. O può anche optare per la cremazione, con la conservazione delle ceneri nell’ossario della chiesa. Scelte, appunto. Personali, intime, anonime, certamente sofferte. Che non hanno nulla a che fare con imposizioni calate dall’alto, con definizioni pietistiche, con etichette morali”.

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L’attacco da Pirri. Il centrosinistra guida la Municipalità di Pirri e da lì arriva man forte all’opposizione di palazzo Bacaredda. “Come consiglieri di una Municipalità, quella di Pirri, che ha al suo interno anche un cimitero, crediamo sia necessario fermare l’approvazione di mozioni che dietro false vesti, hanno come scopo reale quello di sminuire le capacità personali della donna di decidere nel doloroso processo che porta all’interruzione della gravidanza, e attaccano indirettamente i diritti acquisiti con la legge 194 – scrivono in una lunga nota la presidente della Municipalità, Maria Laura Manca, e i dieci consiglieri di maggioranza del parlamentino di via Riva Villasanta -. Si attacca una parte per attaccare il tutto: partiamo dall’istituzione di questo ‘cimitero degli angeli’ e si continua con la mozione, sempre presentata da Fratelli d’Italia, ‘Ninna nanna fillumeu’, promozione di una campagna informativa sul parto anonimo, con le risorse (già risicatissime) dell’assessorato alle Pari opportunità”.

[Foto: Alcune immagini delle aree del cimitero scattate dalle consigliere d’opposizione]

Marcello Zasso

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