Mattarella a Sassari ricorda Cossiga: “Suo antifascismo politico e morale”

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato a Sassari per partecipare alla cerimonia di commemorazione di Francesco Cossiga, organizzata dall’Università, per il decennale della morte dell’ex Capo di Stato. Sbarcato all’aeroporto di Alghero, si è diretto all’Ateneo dove è stato accolto dal rettore, Massimo Carpinelli. Dopo la cerimonia, verso le 12 Mattarella si recherà al cimitero in forma privata per rendere omaggio alle tombe dei due Presidenti sassaresi, Antonio Segni e, appunto, Cossiga. Alle 13 è prevista la sua ripartenza per Roma.

Per Cossiga “la famiglia è stata anche la palestra dove ha potuto coltivare, sin da giovane, la passione politica. Palestra nella quale si è allenato al pluralismo, al confronto, alla laicità delle scelte” e dove, ha poi sottolineato lo stesso presidente, “l’antifascismo era un fatto discriminante non solo dal punto di visto politico ma morale”, ha detto Mattarella.

“Al principio di laicità dello Stato Cossiga è rimasto sempre fedele. Nel suo dichiararsi ‘cattolico liberale’ c’era un ossequio, un rispetto per la casa comune e per la sovranità delle istituzioni della Repubblica, che non concedeva spazio a tentazioni confessionali o integralismi di sorta”, ha aggiunto. “Convincimenti che approfondiva volentieri anche attraverso gli amati classici del diritto e della filosofia anglosassone, ragioni non secondarie della sua capacità di dialogo politico, nel partito in cui militava e con personalità di partiti avversari”.

Per Cossiga “idealità e pragmatismo, fedeltà ai principi e attenzione alla concretezza della vita sociale divennero i parametri del suo lavoro parlamentare e della sua militanza politica. A questa scuola si formava la classe dirigente di governo: nel confronto talvolta aspro sui principi ma sempre orientato a composizioni – sul piano delle norme come su quello dei riflessi sociali – capaci di evitare conflitti laceranti e di sospingere il Paese sulla strada della stabilità e di un maggior benessere”. Inoltre – ha proseguito il Presidente della Repubblica – “Cossiga fronteggiò l’attacco terrorista alla Repubblica e difese le istituzioni democratiche con il consenso del Parlamento, nel rispetto dello Stato di diritto e cercando di preservare, come bene indispensabile, l’unità delle forze democratiche nella lotta al terrore e all’eversione. Il ricorso a norme e strumenti nuovi restò sempre iscritto nel solco della difesa dei valori e dell’ordine costituzionale. E il contrasto alle vulgate insurrezionaliste, così come alla inaccettabile predicazione equidistante di fautori del “né con lo Stato, né con le Br”, fu da parte di Cossiga sempre netto e scevro da ipocrisie e opportunismi”.

 

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