Regionali, Zedda corre da governatore: “Ecco perché ho accettato la sfida”

Massimo Zedda ha accettato la candidatura a governatore alle Regionali del prossimo anno: sarà il leader della coalizione civico-politica che ha preso forma lo scorso 4 ottobre, quando 130 sindaci hanno firmato il manifesto col quale a Zedda è stato chiesto di mettersi a disposizione.

Il sindaco di Cagliari ha sciolto le riserve a Milis. Erano le 11,15 quando Zedda ha dato l’annuncio. “Sono pronto a mettere la mia persona a disposizione della Sardegna e dei sardi”, ha detto alle fasce tricolori presenti nella sala insieme a qualche centinaio di amministratori locali. Tutti in piedi, appena Zedda ha ufficializzato la propria decisione, accompagnata da un lungo applauso. E dalle reazioni di sostegno. “Bravo”, ha gridato più volte qualcuno. “Bravo, dai, sei tutti noi”. Qui il video.

Zedda ha quindi chiarito che “parteciperà alle primarie, qualora si organizzassero”, concedendosi una battuta sul punto tra le risate del parterre. “Suggerirei – ha detto – che la data venisse fissata prima delle Regionali, per una questione di metodo”.

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Il neocandidato ha poi spiegato – come nel video in coda all’articolo – il percorso che ha portato al manifesto politico firmato dai 130 sindaci. Zedda ha parlato di “varie modalità” con le quali gli è stata chiesta la disponibilità a guidare la nuova coalizione civico-politica. “Ho ricevuto messaggi, lettere o mi hanno contattato di persona. Ringrazio tutti – ha proseguito Zedda – per gli attestati di stima” in un cammino cominciato con “la vicinanza di Anci Sardegna”, l’associazione che raccoglie i 377 Comuni dell’Isola. Zedda ha menzionato in particolare il presidente Emiliano Deiana col quale è nato il confronto “sull’idea di pensare la Regione consentendo lo sviluppo a partire dai Comuni e dalle comunità, questo in estrema sintesi”, ha spiegato Zedda. Con un presupposto: “Conosciamo le straordinarie bellezze che segnano l’autenticità dei luoghi, fatti di paesaggi siti, scorci, produzioni che colpiscono il turista e invogliano il visitatore a trascorrere ore e giorni”.

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Zedda non ha dimenticato il governatore in carica, Francesco Pigliaru. “Ho parlato con lui – ha precisato il sindaco di Cagliari – prima di accettare la mia candidatura. Francesco non si presenterà alla prossime elezioni regionali”. Poi un passaggio sulla visita di Matteo Salvini nell’Isola. “Era la prima volta che metteva piede in Sardegna da ministro dell’Interno e non ha sentito il bisogno di incontrare gli amministratori vittime di attentati. Io comprendo gli impegni quotidiani su Twitter e Facebook, ma se Matteo Salvini, per un’oretta al mese, si dedicasse al suo incarico di governo: eviterebbe che il capo del Viminale partecipasse a conferenze stampa con a fianco persone indagate per traffico internazionale di stupefacenti”. Zedda non ha fatto nomi, ma il suo riferimento era per il consigliere regionale Giovanni Satta.

Zedda ha spiegato infine come farà la campagna elettorale: “Ascolterò tutte le persone, andando in mezzo alla gente per portare in Regione le istanze di tutti i 377 comuni della Sardegna. Immagino una Regione che si sviluppi partendo dal basso, anche con cessione di personale, immobili e risorse a favore delle amministrazioni locali. Immagino una Regione in cui i figli della Sardegna, andati a trovare fortuna all’estero, possano essere riaccolti per contribuire a far rinascere la nostra terra”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

 

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