Secondo l’Unione sarda oggi in edicola è Michela Murgia il candidato governatore che – secondo Ugo Cappellacci –avrebbe ricevuto dall’armatore Vincenzo Onorato un “ingente finanziamento”. La notizia è riportata nella prima pagina, col titolo: “«Da Moby soldi alla Murgia».
La questione viene ripresa in una pagina interna, con un titolo più generico (“Candidata pagata da un armatore”). Non compare il nome della Murgia nemmeno nell’articolo, ma solo una dichiarazione di Cappellacci quasi uguale a quella che – lanciata dall’agenzia Ansa alle 18,21 di ieri – aveva innescato lo scontro con l’annuncio, da parte di Vincenzo Onorato, di aver dato mandato ai suoi legali di querelare Cappellacci per diffamazione.
La frase del presidente della Regione riportata oggi dal quotidiano di Cagliari (versione cartacea) è la seguente: “Mi è stato riferito che l’armatore Onorato avrebbe fornito un contributo ingente a una candidata alla presidenza».
La sola differenza rispetto a quella di ieri è “di genere”. La dichiarazione diffusa dall’Ansa, infatti, era la seguente: “Mi è stato riferito da un testimone che ha assistito a un colloquio che un armatore avrebbe fornito un contributo ingente a un candidato alla presidenza. Chi sta ricevendo questi fondi dovrebbe vergognarsi”.
Una decina di minuti dopo il sito de l’Unione sarda aveva pubblicato un’altra dichiarazione quasi uguale, integrata dal nome dell’armatore, però sempre riferita a “un candidato”. Questa: “Mi è stato riferito da un testimone che ha assistito a un colloquio che un armatore, il signor Onorato, avrebbe fornito un contributo ingente a un candidato alla presidenza. Chi sta ricevendo questi fondi dovrebbe vergognarsi”.
Come si è passati da “un candidato” a “una candidata” e poi al nome della Murgia? L’articolo che appare oggi sul quotidiano non lo spiega. Il nome della Murgia, infatti, non è presente né nel titolo, né nel testo. Ma solo, come si è detto, nel richiamo in prima pagina e nel titolo.
E’ prevedibile che la reazione della scrittrice non si farà attendere. Nei giorni scorsi aveva infatti attaccato Cappellacci per la sua politica nel settore trasporti e anche per la sua incapacità di portare le compagnie di navigazione al tavolo delle trattative.
