L’ultimo regalo di Cappellacci, un buco da 275 milioni

La giunta di Ugo Cappellacci ha lasciato un buco da 275 milioni sul co-finanziamento degli ex fondi Fas (aree sottoutilizzate).

La giunta di Ugo Cappellacci ha lasciato un buco da 275 milioni sul co-finanziamento degli ex fondi Fas (aree sottoutilizzate) e che adesso si chiamano Fsc (Fondi sviluppo coesione). La notizia circolava da sabato, ma solo questa mattina è stata confermata all’Ansa dall’ufficio di gabinetto di Francesco Pigliaru.

Con i 275 milioni che mancano all’appello, rischiano di saltare le opere strategiche sarde inserite nella delibera Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) numero 62 del 3 agosto 2011. Oggetto: “Individuazione e assegnazione di risorse a interventi di rilievo nazionale ed interregionale e di rilevanza strategica regionale per l’attuazione del Piano per il Sud”. Nel documento del Cipe, cui spetta gestire gli ex fondi Fas, figura anche il raddoppio della Olbia-Sassari. L’ammontare totale delle risorse assegnate all’Isola è stato di un miliardo e 73,4 milioni.

La delibera 62/2011 ha fatto discutere non poco negli anni passati e si riferisce a quel pacchetto di interventi che l’allora governo Berlusconi aveva lanciato in pompa magna per dare ossigeno al Mezzogiorno d’Italia. Questo attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture, pari a uno stanziamento complessivo di 80 miliardi. Ma sulla reale disponibilità dei soldi, centrodestra e centrosinistra avevano litigato da subito, con il Pdl che parlava di concreta liquidità e il Pd su posizioni opposte.

Adesso dal palazzo di viale Trento viene fuori il buco da 275 milioni sul co-finanziamento della Regione. Per la Olbia-Sassari – divisa in 11 lotti con oltre 100 chilometri di strada da raddoppiare – la delibera 62/2011 assegnò 406,5 milioni a fronte degli 850 che era il costo dell’opera. Di questi, “443,5 sono già disponibili”, mentre i restanti “406,5 di fabbisogno vengono stanziati con la presente”, si legge.

Il compito di Pigliaru, visto che i fondi sono in capo alla Presidenza, è capire quali ripercussioni ci saranno intanto sul mega investimento stradale del Nord Sardegna. Invece: per il sistema idrico dell’Isola (nuove condotte e completamento di depuratori), a fronte di una potenziale spesa pubblica da 236 milioni, il Cipe ne deliberò 229,9 che si aggiungevano “ai 6,1 disponibili”. Nella 62/2011 sono previsti anche altri 850,2 milioni per i trasporti sardi: dal sistema ferroviario a quello portuale e aeroportuale, di cui 437 stanziati sempre dal Cipe per colmare “il fabbisogno rispetto ai 408,1 milioni di finanziamento disponibile”. Su questo capitolo, però, mancano ancora 5,1 milioni per arrivare all’ammontare totale degli investimenti.

Dall’ufficio di Pigliaru tengono morbidi i toni confermando, al momento, solo il fatto di essere alla ricerca di quel tesoretto non lasciato da Cappellacci. Ma i soldi sono necessari per avviare quantomeno la progettazione degli interventi previsti dal Piano per il Sud.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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