Ribaltare la prospettiva di una legge urbanistica che sembra concepita solo per le aree costiere e ragionare, invece, anche sulle aree interne e agricole. È la richiesta rilanciata dal presidente regionale dell’Anci, Emiliano Deiana, ascoltato oggi in commissione Urbanistica sul disegno di legge Governo del territorio. “L’Anci è un’associazione composita che ha bisogno di ulteriori approfondimenti – ha spiegato – il 25 mattina ad Abbasanta faremo un’assemblea per provare a tirare le somme di tutta questa discussione”. Abbastanza critico il segretario regionale della Cgil, Michele Carrus: “Si utilizza la legge per cercare di realizzare obiettivi di politica settoriale che meriterebbero di avere strumenti di programmazione, penso allo sviluppo del turismo. Non si può ragionare solo in termini di incrementi di volumetrie sparse con la previsione di strumenti di deroga alla pianificazione piuttosto che di facilitazione dei modi con cui la pianificazione si realizza”.
Promuove il ddl il segretario generale della Cisl sarda, Gavino Carta: “Il ddl risponde ai requisiti che una normativa di questa portata deve avere per essere uno strumento fondamentale di un nuovo sviluppo sociale, economico e culturale dell’Isola”. Secondo la Cisl, la nuova normativa deve possedere alcune caratteristiche fondamentali: “dare un forte impulso per il rilancio dell’edilizia, costituire un nuovo modello di visione di una crescita armonica dell’intera regione, dove coste, mare ed aree dell’interno rappresentino l’elemento di svolta per realizzare una stagione di sviluppo sociale della nostra isola”.
