“L’ennesimo oltraggio all’autonomia della Sardegna”. Franco Sabatini, consigliere regionale uscente, presidente della commissione Bilancio e vicesegretario del Pd, commenta così la decisione del Governo nazionale di impugnare la legge sarda su Forestas. “Sono sbigottito – scrive l’esponente dem – e al contempo, disgustato da questo atto del Consiglio dei Ministri: lo considero, a tutti gli effetti, un insulto alla specialità della nostra Regione. Ecco dimostrata con i fatti la pessima considerazione che comprovano di avere della nostra terra quegli stessi leader nazionali che, solo pochi giorni fa, si sono presentati in pompa magna nelle piazze sarde riempiendosi la bocca di proclami elettorali. Solo parole, vuote di contenuti tangibili”.
Sabatini promette battaglia: “Ora parliamo fuori dai denti: il Consiglio regionale, massima espressione di quella autonomia che, in passerella nelle piazze, nei mercati e nei bar della Sardegna lo Stato dice di riconoscerci e rispettare, legifera su una questione di non poco conto, una questione che stava rischiando di diventare un problema sociale. Ma il Governo si è opposto. L’azione romana risulta ancora più riprovevole, se si riflette sul fatto che la legge votata dalla massima assemblea sarda è stata sottoposta ad un lungo iter di analisi e studio prima del suo ingresso in Aula. E dirò di più: il Consiglio regionale, di fronte alle osservazioni mosse dallo Stato in relazione ad alcune criticità rilevate sulla norma, ha risposto punto su punto, demolendo quelle tesi opposte. È quantomeno assurdo che sia stata impugnata una legge che, non solo non ha costi aggiuntivi per l’Amministrazione regionale, ma che, anzi, costituisce un risparmio per le casse dello Stato in quando lo svincola dal pagamento delle indennità di disoccupazione dei lavoratori stabilizzati. Siamo pronti ad opporci fortemente a questa azione che reputiamo ingiusta. Personalmente, condivido le parole del presidente di Anci, Emiliano Deiana, il quale ha definito l’azione del Governo ‘un clamoroso autogol'”.
