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Le otto Province sarde prorogate fino al 30 giugno. Cossa (Rif): “Uno schiaffo ai sardi”

Le otto Province soppresse con il referendum del maggio 2012 saranno prorogate in via transitoria sino al 30 giugno 2013. A stabilirlo è la leggina, presentata oggi dalla Giunta regionale, approvata questa sera dal Consiglio con i soli voti del centrodestra, ad esclusione dei Riformatori.

Inizialmente l’esecutivo aveva previsto di far arrivare gli organi a scadenza di mandato, ma poi la scadenza è stata anticipata con un emendamento presentato dall’Udc in commissione Riforme.

I Riformatori Sardi non hanno condiviso la scelta della Giunta e non hanno partecipato ai lavori chiedendo l’immediata discussione della legge di riordino. A favore di un emendamento del Pd si è espresso il consigliere di Mpa, Franco Cuccureddu, che però ha messo in evidenza l’anomalia dei casi di Cagliari e Olbia.

Contrario ad una proroga per l’attuazione della riforma in tempi così brevi anche l’assessore regionale degli Enti Locali, Nicola Rassu, che ha richiamato i vari passaggi riguardanti il riordino degli enti locali, compreso il trasferimento di poteri e competenze e i necessari referendum nei singoli Comuni.

“Il Consiglio regionale, violando la scadenza del 28 febbraio che esso stesso si era dato, proroga ulteriormente la vita delle province. E  lo fa dimenticando ciò che vogliono i sardi, che il 6 maggio hanno votato per i referendum chiedendo l’abolizione di tutte le Province. Evidentemente il forte segnale che gli elettori hanno dato domenica e lunedì non è stato ancora capito dai partiti”. Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.

 “Riemergono i discorsi sul “caos istituzionale”, che ammesso e non concesso che si possa verificare, il consiglio in dieci mesi non ha fatto nulla per evitare. “E’ sconcertante – prosegue Cossa – che ci sia ancora chi, come il reazionario onorevole Chicco Porcu,  pensa ancora che sia utile intorbidare le acque, restando comunque cieco e sordo a quanto accade nel mondo esterno. Forse è meglio che il Pd esca dall’ambiguità e chiarisca una volta per tutte se è a favore o contro l’abolizione delle province: finora non si è capito”.

Secondo il presidente del Consiglio delle Autonomie locali Gianfranco Ganau la proroga conferma “l’irresponsabilità della maggioranza che governa in Regione”. Ganau, esprimendo contrarietà alla norma, ritiene “irresponsabile non tener conto dei principi costituzionali che impongono l’impossibilità di sciogliere organi regolarmente eletti prima della scadenza del mandato”. “E’ irresponsabile – afferma il sindaco di Sassari – creare le condizioni per un caos istituzionale e per una paralisi degli enti che avranno ripercussioni negative e provocheranno danni ingenti a cittadini e imprese. Un provvedimento che, tra le altre cose, risulterà di quasi impossibile applicazione, vista la ristrettezza dei tempi entro i quali si dovranno trasferire funzioni e competenze e svolgere i referendum nei singoli comuni. Insomma, l’ennesima dimostrazione di quanto la maggioranza sia incapace di risolvere i problemi e della sua innata propensione a complicare ulteriormente la vita ai cittadini sardi”.

I lavori dell’Aula sono stati aggiornati a giovedì prossimo, alle 10, per la discussione sulla legge elettorale statutaria

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