L’assessore sardista defenestrato annuncia battaglia: “Lotterò contro Zedda”

C’era anche Gianni Chessa, l’assessore sardista di Cagliari silurato ieri dal sindaco Massimo Zedda, nel parterre del Regina Margherita, dove il Psd’Az si è dato appuntamento per ufficializzare l’accordo con la Lega. Chessa (il primo a sinistra nella foto) si è sfogato coi giornalisti per la scelta di Zedda. “Io – ha detto – mi sento ricattato. Il sindaco mi aveva detto di prendere le distanze dall’intesa tra Solinas e Salvini. Mi sono opposto, perché il mio partito viene prima di tutto, e sono stato mandato via”.

A domanda precisa sul proprio personale gradimento in merito all’accordo Psd’Az-Lega, l’ormai ex assessore ha sottolineato: “Lo sanno tutti che nel Psd’Az ci sono stati malumori e si può non condividere la scelta. Ma bisogna accettarla, una volta che arriva il sì dal Consiglio nazionale, cioè il massimo organo del partito”.

Chessa ha bollato Zedda come “vigliacco, perché non mi ha dato la possibilità di parlare in Consiglio comunale e di fare il mio ultimo intervento dopo che sono stato mandato via. Avrei almeno ringraziato i cittadini e gli elettori. In queste ore sto ricevendo talmente tanti messaggi che, se mi ricandidassi domani, vincerei di nuovo. Alle Comunali del 2016, peraltro, i miei voti sono stati decisivi per fare vincere le elezioni a Zedda. Mi ero impegnato in prima persona, perché questo era stato l’accordo col Pd e col centrosinistra. Per me valgono i patti tra uomini, invece il sindaco ha dimostrato di non esserlo. Dopo quello che è successo ieri, sarò sempre contro Zedda, politicamente lo combatterò. E mai più farò parte di una sua Giunta”.

Sul benservito a Chessa è intervenuto anche il segretario nazionale del Psd’Az, Christian Solinas, che ha parlato di decisione “inqualificabile”, perché “ha obbligato una persona a scegliere tra il proprio partito e il restare in un assessorato. Ma Gianni, tra la poltrona e il Psd’Az, per fortuna ha scelto i Quattro Mori”. (al. car.)

 

 

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