“La Regione ha sforato anche il tetto della spesa farmaceutica di oltre 4 punti percentuali, pari a più di 100 milioni“. Lo denuncia Silvio Lai, il senatore-segretario del Pd sardo che in una nota parla di “disastro nella gestione della sanità sarda”.
Lai fa riferimento al rapporto Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. “La Sardegna – scrive Lai – dovrebbe spendere in farmaci il 14,85 per cento dei fondi destinati alla sanità, invece ne utilizza il 19 per cento. Così l’Isola risulta essere tristemente prima nella spesa farmaceutica, proprio dove dovrebbe essere ultima. Lo diciamo da molto – osserva ancora il parlamentare -: registriamo distrazione prima e ora aggressione, come quando si toccano gli interessi più importanti”.
Il commento di Lai è durissimo: “Lasciamo agli altri le polemiche. Noi guardiamo i dati: e quelli del monitoraggio Aifa sono allarmanti. L’Agenzia, peraltro, non è diretta né da pericolosi bolscevichi né da assessori della ex giunta Soru. Secondo l’Aifa la Sardegna in dieci mesi ha speso 100 milioni in più di quanto avrebbe dovuto, con questo ritmo arriverà a 120 milioni alla fine dell’anno. Ma nel 2008 l’Isola era in questa graduatoria tra le migliori Regioni, al 13,7 per cento. E se ancora oggi avesse mantenuto quel livello, avrebbe risparmiato, solo nel 2013, ben 170 milioni dato che ogni punto percentuale per la Sardegna vale 25 milioni”.
Lai chiude il cerchio analizzando l’intero costo della sanità sarda: “La Regione dovrebbe spendere 2,8 miliardi per far funzionare il sistema, invece è arrivata a 3,2 miliardi con oltre 400 milioni di risorse aggiuntive regionali. Secondo i parametri nazionali – denuncia ancora il leader democratico – l’Isola sarebbe una Regione canaglia e dovrebbe essere commissariata, ma essendosi assunta interamente l’onere del finanziamento del servizio sanitario regionale, il Governo non può intervenire”.