La ‘vita spericolata’ di Giulia Moi (M5s) tra battaglie ambientaliste e querele

“La mia battaglia sarà contro gli ogm, i disastri ambientali, la corruzione e i soprusi delle grandi lobbies”. Si presenta così, nel proprio blog, Giulia Moi, la parlamentare europea eletta in Sardegna nel 2014 e che proprio di soprusi è accusata a Strasburgo: l’esponente M5s di Cagliari è stata sanzionata con la cancellazione di 14 giorni di diaria, pari a circa 4mila euro, per aver costretto due collaboratori a occuparsi del suo trasloco privato e per averli obbligati, sempre stando all’esito dell’indagine interna, a prestarle dei soldi in un’occasione.

Ad annunciare la multa contro la Moi è stato ieri il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani al termine di una lunga istruttoria aperta e chiusa dal Comitato per le molestie. E sarebbero psicologiche quelle che l’eurodeputata grillina avrebbe inflitto ai due collaboratori che hanno presentato la denuncia. Agli atti ci sarebbero messaggi intimidatori della Moi, “spediti a raffica e con linguaggio volgare”, ha riportato il quotidiano La Repubblica che cita il verbale della commissione e ancora in riferimento alla Moi parla di “comportamento giudicato eccessivo, intimidatorio e causa di stress”. Sempre stando a quanto diffuso da Tajani, l’esponente M5s obbligava i due collaboratori a “rendicontare la propria attività minuto per minuto”.

L’episodio delle presunte molestie psicologie non è l’unico per il quale la Moi – cagliaritana, nata il 24 maggio del ’71 – è salita in questi anni di mandato agli oneri delle cronache, oltre la stretta attività istituzionale. E anzi: i soprusi di cui la accusa la commissione di Strasburgo sembrano solo l’ultimo strano episodio che la vedono protagonista.

È gennaio 2016 quando la Moi, in carica da un anno e mezzo, fa irruzione nell’impianto di smaltimento della Tecnocasic a Macchiareddu. Obiettivo: verificare il rispetto delle norme ambientali. La bagarre scoppia già ai cancelli, dove la Moi si presenta con un nutrito gruppo di collaboratori. All’ingresso arrivano, tra gli altri, il dirigente Domenico Giuseppini. Lei dice a lui, testualmente e urlando: “Abbassi l’arroganza che ha, indicando col dito. Le ho detto che non siamo in Africa e qua non siamo africani, chiaro? Si dia una calmata e abbassi la voce”. Così, con questo tono, per almeno cinque minuti. Con la Moi che dice pure: “Lei è un mio dipendente, è pagato con soldi pubblici, chiaro?”. Nel video, che aveva pubblicato L’Unione Sarda, si sentono risate in sottofondo quando la Moi urla ripetendo le stesse frasi. Fatto sta che quella mattina si conclude con la decisione del Tecnocasic e di Giuseppini di dare mandato a un pool di avvocati per sporgere querela contro la Moi.

L’esponente sarda di M5s è poi finita sulla stampa in relazione al caso Rimborsopoli dei Cinque Stelle, perché inizialmente non risultava la liberatoria della Moi sui bonifici da destinare al fondo per il microcredito utilizzando parte degli stipendi ricevuti. Anche in quell’occasione la reazione della grillina fu vivace: intimò i giornalisti a “non diffondere falsità sul mio conto”, anche in merito a una sua presunta uscita dal gruppo parlamentare Efdd, al quale a Strasburgo aderiscono i grillini. Ma le cronache politiche raccontano pure di una Moi che ha rapporti tesi coi propri compagni di partito, come ricorda La Repubblica a margine del racconto sulle presente molestie psicologiche.

Nel 2015 M5s aveva eletto nel parlamento europeo diciassette deputati. Nel gruppo Efdd sono rimasti in dodici, compresa la Moi che un periodo si era autosospesa e poi è rientrata. Ma il suo profilo non appare nella rivista Copernico che raccoglie il lavoro svolto dagli M5s a Strasburgo. La Moi è anche in rotta di collisione con un collega di partito, Ignazio Corrao, che l’esponente sarda dei Cinque Stelle ha denunciato per “alcune frasi offensive dette nei miei confronti davanti a tutta la delegazione M5s dell’Europarlamento”, aveva scritto lei in una nota.

Contro la Moi c’è un fascicolo aperto nel tribunale di Cagliari, e stavolta antecedente all’elezione a Strasburgo. Il caso riguarda il reato di diffamazione, per il quale la Moi è stata rinviata a giudizio a febbraio 2017 per aver bollato come “tre piccole vecchie mafiose” altrettante dirigenti dell’istituto di formazione Ifold, di cui la Moi disse ancora: Sono un branco di mafiosi che rubano soldi pubblici”. I messaggi finiti agli atti venivano mandati in forma anonima. Fu l’attività investigativa a scoprire che il mittente era la Moi, estromessa dai corsi, risulta ancora dall’indagine, perché non frequentava le lezioni. Di lì gli attacchi che sono stati giudicati diffamatori dal pm Enrico Lussu prima e dal gip Giovanni Massidda poi, che ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pubblico ministero.

Nel 2014, in piena campagna per le Europee, scoppiò il caso della ricerca scientifica fatta dalla Moi: l’allora candidata M5s scrisse nel proprio curriculum di aver scoperto una “molecola efficace contro la leucemia e il melanoma e ricavata da una pianta della foresta sud-africana”. Anche in quell’occasione la notizia venne ripresa dalla stampa nazionale, dopo la segnalazione pubblicata da un gruppo di militanti grillini sul sito del Movimento dedicato alla tornata elettorale. La Moi, che scrisse di essere stata premiata per la ricerca da un college inglese, venne accusata di “farsi propaganda”.

Sulle presunte molestie psicologiche la Moi ha la possibilità di presentare ricorso, sempre in base all’articolo 166 del regolamento dell’Aula che ha fatto scattare la sanzione. I due collaborati che hanno denunciato la Moi sono italiani e vennero indicati dai Cinque Stelle di Roma. L’esponente sarda ha avviato le pratiche per il loro licenziamento nell’aprile del 2017. E adesso parla di una “ripicca” e precisa: “Questa vicenda riguarda persone sulle quali è stata mal riposta la mia fiducia. Sto presentando il ricorso interno dinanzi all’Ufficio di presidenza”. Ciò che farà sospendere la cancellazione dei 14 giorni di diaria, in attesa di un nuovo esame degli atti.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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