La rivolta delle Province. Cherchi blocca le spese. Deriu sale sul tetto

“La situazione è molto preoccupante, poiché si confonde la chiusura della Provincia con la cancellazione dei servizi scolastici, di viabilità e di protezione civile, con relativa responsabilità civile e penale”.

Questa la sintesi fatta dal presidente della Provincia di Carbonia-Iglesias Tore Cherchi nell’annunciare il blocco della spesa anche per attività e servizi essenziali. Blocco reso inevitabile dal taglio di 700mila euro dei trasferimenti della Regione.

Complessivamente le minori entrate, nella sola provincia del Sulcis, ammontano a quasi cinque milioni di euro. Il taglio del finanziamento regionale, infatti, si somma a quelli delle varie manovre finanziarie, per una cifra stimata attorno ai quattro milioni e 300mila euro.

Ed è ormai rivolta da parte delle province che – in attesa dello scioglimento – si vedono scaricare la responsabilità di tagli pesantissimi ai servizi sociali o del blocco di cantieri. Non solo quelle ‘nuove’, ma anche le province storiche,

Mentre nel Sulcis Tore Cherchi annunciava il blocco degli impegni di spesa, a Nuoro il presidente della Provincia Roberto Deriu saliva sul tetto del palazzo per protesta. Il motivo? Anche in questo caso richiamare con forza l’attenzione sulla mancanza di fondi dell’ente e chiedere il pagamento dei finanziamenti da parte della Regione.

“Forse da qui Cappellacci ci sentirà”, ha gridato Deriu usando un megafono. La Provincia di Nuoro non potendo onorare i suoi debiti si è vista costretta nei giorni scorsi a bloccare i lavori nei 17 cantieri attualmente aperti, la metà dei quali ha opere realizzate al 75%. Centinaia di posti di lavoro a rischio per il blocco che potrebbe riguardare anche l’erogazione dei servizi essenziali per i cittadini, per i quali al momento non esistono risorse disponibili e spendibili.

La Provincia sostiene che “la Regione deve all’ente intermedio 4,7 milioni di euro per opere pubbliche e per lavori negli edifici scolastici, somma che l’Amministrazione ha già anticipato”. A queste cifre si devono aggiungere i circa due milioni e mezzo di euro di diminuzione dei trasferimenti statali. “Il mancato trasferimento dei fondi regionali, la diminuzione di quelli statali e il pagamento dei debiti alle banche ha portato la Provincia – ha denunciato l’ente – già nel primo trimestre 2013 ad aver esaurito la propria capacità di spesa imposta dal Patto di stabilità”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share